Mancano poche ore al voto sia per le europee che per le amministrative a Cremona e per molti comuni della provincia.
In molti si chiedono chi vincerà sia in campo nazionale che a livello cremonese. Pure io dico la mia.
Innanzitutto i temi dell’Europa sono stati affrontati dalla destra , dalla lega, dal M5S per parlare male di quello che la storia ha registrato come il periodo di pace più lungo del vecchio continente europeo.
Sicuramente questa Europa diretta dai popolari si è caratterizzata dalla scelta poco lungimirante dell’austerità. Questo ha sicuramento favorito la nascita ed il rafforzamento di gruppi di destra, anche eversivi, che fanno dell’idea dello smantellamento dell’Europa e dell’uscita dall’euro il loro cavallo di battaglia. Per evitare questa pericolosa deriva è necessario votare la sinistra europea che seppur moderata sicuramente è in grado di mettere in campo politiche che possano delineare un futuro, per dirla con Cofferati, di “ diritti e di lavoro”.
Questo detto lo scontro è tutto sulle politiche italiane. O meglio se il primo partito sarà il PD di Renzi o il M5S di Grillo. Uno scontro all’arma bianca che sicuramente peserà sulle scelte future. I toni apocalittici non mi piacciono ma la partita in gioco è veramente alta. Renzi sembra in grado di far diventare il PD il primo partito, anche se sconta l’errore di grandi annunci a cui sono seguiti atti modesti, a parte gli 80 Euro, o insufficienti a delineare concretamente che l’Italia ha cambiato verso.
L’assenteismo è in crescita. Lo si sente parlando con le persone che ti tirano fuori i loro dieci, cento motivi per non votare. Vi sono alche delusi dal PD che anziché votare Tsipras pare preferiscano non votare. Per i giovani non c’è storia. Grillo è il loro punto di riferimento.
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Venendo a Cremona. Ho seguito abbastanza la campagna elettorale del centro sinistra a partire dalle primarie fino alle ultime battute di questi giorni. Non vi è dubbio che la razionalità porta a dire che dovrebbe vincere Galimberti alla grande. Per manifeste competenze, per capacità di creare comunità, per le idee ed i programmi messi in campo.
Ma dall’altra parte vi è Perri, che non sa parlare, che non ha competenze, che non ha quel quid che serve per fare il sindaco. Lo ha dimostrato in questi 5 anni ma che ha a suo sostegno i cosidetti “ poteri forti” e la loro rete capillare di consensi.
Le liste piccole, il fatto che la Lega non sia , al primo turno con Perri, mi porta a dire che sarebbe un miracolo se Galimberti vincesse subito anche se molte sono le varianti comprese quella degli esclusi del M5S che se alle europee voteranno i loro movimento mentre alle comunali potrebbero, in parte votare, anche con voto disgunto per Galimberti.
Per chiudere voglio, debbo essere ottimista. Scommetto un euro che vincono sia Renzi che Galimberti.
Gian Carlo Storti
