Posto che l’Azienda Speciale per i Servizi alla Persona “Cremona
Solidale” è un ente strumentale del Comune di Cremona, preso atto
dell’evoluzione dei servizi offerti che si sono ampliati negli anni
dalla sfera socio-assistenziale a quella socio-sanitaria, sarebbe
necessaria una profonda riflessione rispetto al posizionamento della
struttura “Cremona Solidale” relativamente alle linee di indirizzo
politico che il Comune di Cremona dovrebbe esplicitare.
La strategia di sviluppo e di organizzazione che la nuova dirigenza sta
mettendo in campo , è quella di aprire sempre di più la struttura ai
bisogni sociosanitari della cittadinanza cremonese, superando il vecchio
concetto di RSA.
L’ambulatorio geriatrico, già accreditato da Regione Lombardia anche se
non ancora attivato, sarebbe un esempio di offerta dedicata, anche in
un’ottica di medicina di territorio.
I 60 alloggi di via XI febbraio (Residenza Duemiglia) in capo a
Fondazione Cremona, sono oggetto di una sperimentazione che prosegue da
anni, senza aver trovato una forma definitiva da parte del Comune di
Cremona.
Il servizio SAD ( Servizio di Assistenza Domiciliare) è in capo al
Comune di Cremona ma sarebbe molto più funzionale che rientrasse,
insieme all’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), nell’impianto
organizzativo della struttura, in modo da ottimizzare i servizi, anche
in virtù della valenza sociale di Cremona Solidale.
La Lega riconosce il cambio di passo della direzione a livello
organizzativo e delle competenze attivate, necessarie per la presa in
carico dell’ospite, nell’interlocuzione con i parenti e
nell’implementazione della comunicazione esterna. Lo studio affidato
all’Università Bocconi è un passaggio positivo verso la determinazione
della futura forma statuaria di Cremona Solidale.
Nel contempo, si evidenzia come, relativamente al contratto di servizio
e delle risorse stanziate dal Comune per il riconoscimento delle utenze,
il budget sia rimasto sostanzialmente inalterato, a fronte di una
compensazione inevitabile da parte di Cremona Solidale che si è tradotta
con l’aumento delle tariffe della RSA, ricaduta sulle famiglie degli
ospiti.
La Clinica Riabilitativa, correlata ad ASST, è un altro esempio
dell’evoluzione di Cremona Solidale verso un’offerta allargata e di
livello all’utenza.
Il personale è una componente essenziale e gli operatori in servizio
(OSS e ASA), meritano una valorizzazione che porti verso una loro
progressiva stabilizzazione. Auspichiamo che i relativi concorsi
rispondano alle aspettative del personale, anche in base al numero di
posti a tempo indeterminato messi a bando, che garantirebbero continuità
e conseguente miglior qualità del servizio.
In tutto ciò, rimangono poco chiare le linee di indirizzo politiche del
Comune di Cremona.
Come membro della Commissione Servizi alla Persona, ho ascoltato con
interesse l’intervento della DG Dottoressa Bruschi e della DS Dott.ssa
Gentili, apprezzandone la competenza e la volontà di ottimizzare
l’erogazione dei servizi, cercando di limitare al massimo l’aumento
delle tariffe per gli ospiti. Ritengo necessario che l’Amministrazione
Comunale decida finalmente come porsi , con una serie di scelte che la
chiamano in causa rispetto al fatto che Cremona Solidale è azienda
speciale del Comune di Cremona. Così dichiara Simona Sommi, Capogruppo
Lega Consiglio Comunale di Cremona.
SOMMI (LEGA): CREMONA SOLIDALE, QUALI PROSPETTIVE?

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