Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 16.29

Sport inclusivo a Cremona, ‘ExSportAbile’ premiato da Cariplo e dalla Regione

Anche il CISVOL vince con il progetto “Un impatto europeo: dalla disabilità all’abilità attraverso lo sport”

| Scritto da Redazione
Sport inclusivo a Cremona, ‘ExSportAbile’ premiato da Cariplo e dalla Regione

La rete del progetto ExSportAbile, promossa dal Comune di Cremona attraverso l’Assessorato al Welfare insieme a una quindicina di associazioni ed enti attivi nel campo dello sport inclusivo, ha ottenuto un nuovo riconoscimento a livello regionale dopo quello conseguito nel 2014: è infatti destinataria di un finanziamento di circa 58 mila euro nell’ambito del bando congiunto di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo Lo sport: un’occasione per crescere insieme.

Il nuovo progetto, denominato Un’idea di società. ExSportAbile e lo sport inclusivo a Cremona, intende coinvolgere gli istituti scolastici e favorire le collaborazioni tra scuole e società sportive, per promuovere la pratica sportiva degli alunni disabili insieme ai compagni e sensibilizzare le famiglie.

Grazie al contributo concesso saranno realizzate attività di avviamento allo sport in orario curricolare, allenamenti, gare, nonché eventi aperti alle famiglie e iniziative di formazione per docenti e allenatori. Con tale iniziativa ci si propone non solo di produrre un risultato concreto sui tanti giovani che potranno sperimentarsi nelle attività sportive, ma di contribuire anche sul piano culturale a una maggiore consapevolezza rispetto al tema dell’inclusione delle persone disabili.

I partner della rete, oltre al Comune di Cremona, sono l’Associazione Baskin, ASD Kodokan, CSI, Dis-Form, Canottieri Flora, Canottieri Baldesio, Canottieri Bissolati, ASD Delfini, Rugby Lions Cremona, IIS Einaudi, CAI, Club Scherma e CISVOL, con la collaborazione esterna del Panathlon Club Cremona.

«Il buon esito del nuovo progetto», dichiara l’Assessore al Welfare Mauro Platé, «rappresenta la conferma di una vitalità del territorio e del tessuto delle Associazioni sportive impegnate nel campo dello sport integrato. La collaborazione nata all’interno di ExSportAbile si è dimostrata generativa di nuove opportunità, producendo un più ampio coinvolgimento delle scuole e della comunità locale».

Commenta a sua volta Giuseppe Guzzetti, Presidente della Fondazione Cariplo: «Oltre all’autostima, la pratica sportiva contribuisce anche a formare e rafforzare il senso d’identità. Lo sport è la chiave per integrare e coinvolgere le persone, in particolare i ragazzi, una fascia di età che Fondazione Cariplo è particolarmente impegnata a sostenere. Con il bando sport, scaduto lo scorso mese di ottobre, Fondazione Cariplo e Regione Lombardia regalano due milioni di euro per valorizzare la partecipazione ad attività sportive di minori e giovani anche in condizioni di difficoltà. Lo sport è per Fondazione Cariplo strumento di crescita, integrazione, di prevenzione del disagio sociale giovanile, di diffusione di una cultura della nonviolenza».

ExSportAbile, avviato un anno e mezzo fa, nasce dalla volontà di avvicinare alla pratica sportiva le persone disabili, cercando di superare una concezione che vede lo sport per disabili come terapia o mera riabilitazione, per inserire invece questa esperienza nei percorsi di autonomia personale. Il progetto ha consentito, per il biennio 2014-15, di sostenere l’attività sportiva in quindici diverse discipline (tra cui due esperienze nate nel contesto del progetto, paracanoa e rugby integrato), per quasi 500 persone disabili, organizzare gare e giornate dimostrative alle quali hanno assistito complessivamente circa 1500 persone e realizzare documentazione per veicolarne la conoscenza.

Al successo della rete ExSportAbile si aggiunge la notizia che anche il CISVOL ha ottenuto, all’interno del programma europeo Erasmus+, il finanziamento del progetto An European Impact: From Disability to Ability Through Sport (“Un impatto europeo: dalla disabilità all’abilità attraverso lo sport”), che prevede l’attività per 10 mesi, presso la sede del CSV di Cremona, di una giovane volontaria proveniente dall’Ungheria. Un ulteriore segnale della buona integrazione tra i percorsi degli enti coinvolti nella rete.

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