Il Comitato No Strada Sud comunica di aver raccolto, protocollato e depositato in Comune più di 6000 firme di cittadini cremonesi, 93% dei quali residenti in città, contrari alla costruzione della Strada Sud.
Le oltre 6000 persone che si sono dichiarate contrarie lo hanno fatto dopo aver preso visione del progetto (il nostro volantino riproduce fedelmente l'origine e destinazione della Strada Sud), essere state informate dei costi (quegli stessi che lo stesso Comune ha sempre pubblicamente dichiarato di dover sostenere per questo progetto ovvero 15 milioni d'euro), averne immaginato il pesante impatto ambientale (consumo di territorio, devastazione di parte dell'area verde a Sud della città, sfregio sulla vista panoramica della Chiesa di San Sigismondo) ed essersi immediatamente immedesimati nello scenario futuro di un'inevitabile edificabilità di tutta l'area prospiciente quella futura strada.
Abbiamo più volte letto e sentito dalle parole del nostro Sindaco che la Strada Sud sarà costruita se i dati scientifici sul traffico e sull'inquinamento dimostreranno che sarà utile per decongestionare dal traffico via del Giordano.
Non vorremmo pensar male ma, ovviamente, i dati sull'inquinamento di via del Giordano saranno elaborati da ARPA fucina di politici locali con forse qualche conflitto di interessi.
Per anni inoltre il direttore dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente di Cremona Giampaolo Beati ARPA ha ribadito, a chi contestava la localizzazione in una via e non trafficata della capannina di rilevamento del PM10, che quel tipo di inquinamento da traffico era omogeneo in tutta la città.
Sembra anche che la società incaricata per eseguire questi rilevamenti sarà AEM la quale, essendo società partecipata del Comune, ben difficilmente potrebbe dare un parere negativo.
Noi replichiamo che, sulla scorta di quanto spiegato dagli esperti del traffico, eventuali dati conclusivi si potrebbero ottenere solo facendo uno studio dei flussi d'origine e di destinazione degli autoveicoli in transito in quell'area nelle fasce orarie ritenute critiche; quest'operazione, sebbene complessa nella sua realizzazione, sarebbe l'unica che potrebbe offrire dati interessanti in merito.
Tuttavia sembra che i fautori del progetto Strada Sud la vogliano evitare forse consapevoli dei risultati in controtendenza che ne potrebbero derivare.
Di sicuro, favorevoli o no alla Strada Sud, chiunque percorrendo via del Giordano si potrà accorgere che nelle ore di punta il traffico è concentrato in modo particolare e circoscritto al crocevia tra la stessa via, via del Sale e via Cadore riducendosi progressivamente in direzione via Novati.
Tutto questo perché la gran parte degli autoveicoli che percorrono questa strada sono diretti verso il centro della città attraverso le diverse vie che a raggiera da essa si dipartono (via Belvedere, via Mosa, via Genala) impoverendosi sempre di più di macchine già a metà di via Novati punto d'ulteriore svolta verso il centro attraverso via Ippocastani... e su questo nessuno può smentirci! Questo dato farebbe capire la relativa inutilità della Strada Sud che invece nel progetto ha solo destinazioni periferiche (Bonemerse e tangenzialina est per intenderci) di nessun vantaggio dal punto di vista di un'alternativa vera a via del Giordano.
Ci sembra strano inoltre che la nostra Amministrazione voglia percorrere in direzione opposta le direttive che da tempo si stanno muovendo in tema di mobilità sostenibile, consumo di territorio e preservazione d'aree verdi.
Tutti gli esperti di viabilità e tra questi anche il prof. Sergio Savarese che ha recentemente tenuto a Cremona alla presenza del vice sindaco Malvezzi una lezione su questo tema, hanno ribadito il concetto che la Strada Sud per Cremona non solo è inutile, ma sarà fonte d'altro inquinamento e traffico.
Al contrario la carta vincente per avere una città più vivibile e meno attanagliata dallo smog sarebbe quella di utilizzare meno la macchina (e in futuro utilizzare quelle ecologiche), muoversi con i mezzi pubblici dei quali Cremona è al momento assai carente ed intervenire, se necessario, sulla viabilità preesistente.
Più di un esperto ha ribadito l'inutilità di chiudere a cinta la città con la Strada Sud perché così facendo si ostacolerebbe insieme alla successiva urbanizzazione di quell'area una naturale via di sfogo in quella direzione delle polveri sottili prodotte dal traffico cittadino.
La popolazione a Cremona dal 1954 ad oggi è passata da 70.000 abitanti a 72.000 con un incremento a dir poco irrisorio, mentre al contrario la cementificazione nello stesso periodo è salita dai 907 ettari ai 2344 ovvero un trend d'incremento dell'1% l'anno il che non ha bisogno di ulteriori commenti (dati cartografici di Regione Lombardia DUSAF); questi dati insieme con quelli degli altri Comuni delle città lombarde rendono la nostra regione la più cementificata d'Italia.
A questo aggiungiamo che i recenti avvenimenti relativi alle alluvioni in Liguria con le tragedie che si sono portate dietro devono essere un monito futuro di come la natura debba essere rispettata e non stravolta.
In particolare proprio l'area del Morbasco è stata da alcuni tecnici competenti definita area con un altissimo indice di pericolo idrogeologico, concetto ribadito anche dalla stessa Regione Lombardia, rischio che un'eventuale sua cementificazione renderebbe reale.
Per concludere riteniamo che questo progetto debba essere messo da parte con la convinzione che ci possano essere o si possano pensare soluzioni alternative per decongestionare dal traffico via del Giordano (sebbene non sia questa l'unica via di Cremona trafficata nelle ore di punta); inoltre vorremmo ricordare che i 15 milioni d'euro necessari alla sua costruzione saranno in gran parte pagati dai cremonesi come se non bastassero i rincari previsti per il 2012 su luce e gas benzina e indirettamente anche su beni di prima necessità.
Infine proponiamo per l'ennesima volta le alternative alla Strada Sud che ci vengono spesso e volentieri rinfacciate di non aver mai esposto o proposto.
1) Cambiare la segnaletica con indicazione Ospedale verso via Eridano e non verso via del Sale per chi viene dal ponte di Po (sembra banale ma se ci fate caso l'indicazione è solo ed esclusivamente verso la stessa via che si vuole decongestionare (?) e a logica questo ci sembra un controsenso!
2) Utilizzo dell'onda verde per garantire una sincronizzazione dei semafori con tutela della velocità sotto i 50 km/h (cosa prevista in tante città ma non a Cremona) per far fronte alle proteste relative all'alta velocità notturna
3) L'impiego di un asfalto fonoassorbente che stranamente in via del Giordano non sembra essere stato mai impiegato
4) L'eliminazione di un paio di semafori a favore di rotatorie che sappiamo offrire un traffico più fluido e dinamico
5) Rimettere nelle mani di esperti del traffico la soluzione dell'unico punto critico della viabilità in quel quartiere ovvero l'incrocio tra via del Sale, via Cadore e via del Giordano concordando una strategia di sensi unici o proponendo alternative di segnaletica nelle vie che afferiscono a questo crocevia.
Altre soluzioni non trovano qui né tempo né spazio per essere spiegate ma siamo pronti a discuterle di persona con chi dell'Amministrazione Comunale le volesse ascoltare.
Per questo motivo e per tutto quanto detto sopra rivolgiamo ancora al Sindaco la richiesta di incontrarci pubblicamente per un sereno e chiarificatore colloquio su questo tema cosa peraltro già avanzata in altre due circostanze da giugno ad oggi ma senza averne ottenuto ad ora risposta.
Comitato "No strada Sud"
nostradasud@lucicremona.it