Sabato, 20 aprile 2024 - ore 14.10

Su Huffingtonpost intervista alla cremonese Maria Grazia Tajé che diede il volto al manifesto delle femministe

La storia del femminismo passa anche da Cremona . Infatti , come scrive un articolo dell’ Huffingtonpost la cremonese Maria Grazia Tajé- che ora ha 80 anni-diede il volto ed il seno al manifesto delle femministe. ‘ Per questo manifesto- continua Tajé- slacciai il reggiseno e gridai 'Bandiera rossa'. Le femministe di oggi sono addormentate’

| Scritto da Redazione
Su Huffingtonpost  intervista  alla cremonese  Maria Grazia Tajé che diede il volto al manifesto delle femministe

Su Huffingtonpost  intervista  alla cremonese  Maria Grazia Tajé che diede il volto al manifesto delle femministe

La storia del femminismo passa anche da Cremona . Infatti , come scrive un articolo dell’ Huffingtonpost  la cremonese Maria Grazia Tajé- che ora ha 80 anni-diede il volto ed il seno al manifesto delle femministe. ‘ Per questo manifesto- continua Tajé- slacciai il reggiseno e gridai 'Bandiera rossa'. Le femministe di oggi sono addormentate’

Ecco una parte dell’articolo pubblicato sull’ Huffingtonpost : ‘Maria Grazia Tajé   ha appena compiuto ottant'anni. È una signora alta, elegante, i capelli corti, di un biondo dorato, lo sguardo che non si abbassa mai. La sua immagine ha fatto capolino in film, trasmissioni televisive, riviste e giornali. La sua immagine è quella di un manifesto-icona che ha segnato un'epoca.. Si tratta del manifesto di liberazione femminile che potrebbe fare da ideale contrappunto al Quarto Stato di Pellizza da Volpeda" scherza lei, con un'inflessione francese che non lascia neanche lontanamente immaginare le origini cremonesi. Eppure Tajé a Cremona è nata da "padre segretario comunale socialista, giocatore e campione di scacchi e di dama, madre casalinga educata in collegio per ragazze di buona famiglia socialista e allegra". Negli anni, è stata molte cose: animatrice dell'UDI, redattrice di Editori Riuniti, assistente parlamentare, moglie, madre, soprattutto "compagna e femminista". Ha avuto una vita da battagliera ("una volta mi misero in carcere a Belgrado, le cimici mi divorarono il petto"), ha scritto su molti giornali ed è stata moglie di un noto giornalista ("A Parigi con mio marito Franco Argnani, detto Fabiani, corrispondente dell'Unità e più tardi collaboratore di La Repubblica, ci trasferimmo nel 1979. Furono gli anni più belle delle nostre vite")’.

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