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Tares e non solo. Cosa sta arrivando a casa in questi giorni? L'esempio di Firenze

| Scritto da Redazione
Tares e non solo. Cosa sta arrivando a casa in questi giorni? L'esempio di Firenze

Firenze, 7 dicembre 2013. La Tares sostituisce la vecchie imposte sulla spazzatura (Tarsu e Tia), e dovra' coprire interamente i costi del servizio di raccolta. La Tares, la cui richiesta di saldo per il 2013 sta arrivando in questi giorni a casa dei contribuenti, contiene anche una nuova maggiorazione per finanziare i servizi indivisibili comunali (1) che compensa i tagli ai trasferimenti agli enti locali e che i Comuni poi girano interamente allo Stato: 0,30 euro a metro quadro, che poi, ogni singolo Comune, puo' aver deciso di portarla fino 0,60 (tenendo per se' la differenza).

L'infelice decisione dello Stato di chiedere il pagamento di questa maggiorazione -che non ha niente a che vedere con il servizio di gestione dei rifiuti- insieme alla Tares, anche se le scadenze sono diverse (2), sta ingenerando confusione in chi non e' un addetto ai lavori. Quasi tutti i contribuenti sono convinti che si tratta di un aumento dell'imposta sui rifiuti, ma non e' cosi': e' un metodo, come un altro, che lo Stato ha istituito per imporre ai contribuenti una tassa in piu', anche per cercare di colmare il vuoto che e' seguito alla semi-abolizione dell'Imposta Municipale Unica (Imu).

Alcuni Comuni, comunque, nel frattempo hanno anche aumentato la Tares, per cui, per diversi contribuenti il salasso di fine anno e' diventato notevole. Non solo, ma altrettanti aumenti sono stati fatti da alcune Province, a cui spetta una percentuale aggiuntiva tra l'1 e il 5% sull'importo Tares da pagare.

Per cui, se il proprio Comune chiede in piu' solo 0,30 euro a metro quadro e conferma la rata della Tares, e' un'amministrazione che non ha aumentato le imposte. L'amministrazione che invece ha aumentato le imposte, puo' averlo fatto in due modi (separati o insieme): aumentando la Tares e/o chiedendo una maggiorazione superiore allo 0,30 a metro quadro. Su tutto questo, indipendentemente dalle amministrazioni comunali, incombe sempre l'imposta delle Province, piu' o meno aumentata.

Facciamo un esempio relativo al Comune di Firenze.

Su un saldo Tares di euro 82,24 (seconda rata di un totale di 164,77 dovuto per un appartamento di  58 mq), e' stata aggiunta l'imposta:

- della Provincia di Firenze che l'ha aumentata dall'1 al 4,5%, cioe' 3,74 euro;
- dello Stato (maggiorazione per i servizi indivisibili) di 0,30 a metro quadro, che il Comune di Firenze ha deciso di non aumentare, cioe' 17,40.

Se qualcuno aveva pensato di avere a che fare con uno Stato che si sta impegnando per semplificarci la vita e diminuire le tasse, e' bene che si ricreda. Per i Comuni, invece, dipende da ogni specifica amministrazione.

(1) stabilito dall'art. 14 comma 13 del D.L. 201/2011; servizi indivisibili, ad esempio, come polizia locale, ufficio tecnico, anagrafe, illuminazione pubblica, istruzione, verde pubblico e manutenzione strade

(2) 16 dicembre per la maggiorazione, 31 dicembre per l'imposta rifiuti (Tares)

Vincenzo Donvito, presidentre Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

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Ufficio stampa: Tel.055290606 - Email: ufficiostampa@aduc.it

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