Roma, 27 Gennaio 2014. Il test "capezzolo aspirato" serve a valutare il rischio di un tumore al seno. Mediante una pompetta si aspira il liquido prodotto dal capezzolo per la ricerca di cellule potenzialmente pericolose. Questa tecnica non sostituisce, pero', le tradizionali forme di indagini quali, ad esempio, la mammografia, l'ecografia, la risonanza magnetica e la biopsia. Ci potrebbero essere anche falsi test positivi o negativi che potrebbero portare a conclusioni errate.
Insomma, occorre valutare una serie di opzioni, a partire dalla propria storia familiare, e prendere le decisioni corrette con l'assistenza del proprio medico.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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2014-01-27