Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 10.09

TRAFFICO DI RIFIUTI: SEQUESTRATO TIR E 20 ARRESTI

TRA MILANO BERGAMO LECCO E BRESCIA

| Scritto da Redazione
TRAFFICO DI RIFIUTI: SEQUESTRATO TIR E 20 ARRESTI
Dieci persone sono finite in carcere e otto ad arresti domiciliari
-nell’ambito di una indagine della DDA di Milano-
per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode fiscale, riciclaggio, usura ed estorsione.
Arresti a Bergamo, Brescia, Milano e Lecco.
 
L’operazione cominciata all’alba di martedì 9 febbraio
ha portato a numerose perquisizioni, tutt’ora in corso, tra Milano, Lecco, Bergamo e Brescia, durante le quali sono stati rinvenuti beni di valore e armi detenute illegalmente.
Inoltre è stata data anche esecuzione a un decreto di sequestro per equivalente di oltre 120 mila euro di quote societarie utilizzate per operazioni illecite.
 
 
L'operazione è stata condotta dalla Gico
(Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata)
della Gdf coadiuvati dai comandi provinciali della Guardia di Finanza insieme alla Squadra Mobile di Lecco e si è svolta in Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna portando anche al sequestro di un carico di rifiuti radioattivi di 16 tonnellate.
Tutti i traffici illeciti erano guidati da Cosimo Vallelonga,
esponente di spicco dell’ndrangheta lecchese.
 
 
I provvedimenti firmati dal gip Alessandra Clemente su richiesta del pm della DDA Paola Biondolillo e Adriano Scudieri insieme al Procuratore della Repubblica Francesco Greco,
''''sono lo sviluppo di un’attività investigativa che ha consentito di accertare come Vallelonga'' - ''già condannato per associazione di stampo mafioso in seguito alle inchieste di metà degli anni ’90''
’La notte dei fiori di San Vitò e del 2010 con il nome “Infinito” - dopo aver scontato l’ultima condanna ha ripreso i contatti e «rivitalizzato il sodalizio mafioso». Un’attività che avrebbe portato avanti ricevendo anche nel suo ufficio all’interno del negozio «Arredo Mania» di La Valletta Brianza altri esponenti della ’ndrangheta per dirimere controversie e concordare nuove strategie ed eludere i controlli. Gli incontri sarebbero avvenuti anche con imprenditori locali, sia per erogare presiti a tassi usurari sia per organizzare il reinvestimento di proventi di attività illecite in campo economico. Tra gli uomini di fiducia di Vallelonga c’è anche Vincenzo Marchio, figlio di Pierino altro affiliato e storicamente legato alla famiglia Coco Trovato.''
 
 
 
L’«imponente» traffico illecito di rifiuti sarebbe stato organizzato, da Vallelonga e i suoi co-indagati, attraverso imprese che operano nel settore del commercio di metalli ferrosi e non -portando a una movimentazione illegale di oltre 10 mila tonnellate di materiali anche con l’utilizzo di società cartiere che hanno annotato fatture false per circa 7 milioni di euro.
Il denaro per gli acquisti in nero del materiale ferroso si aggira attorno a 30 milioni.
Nel maggio del 2018 poi è stato pure sequestrato un
«pericoloso carico di rifiuti radioattivi» composto da 16 tonnellate di rame trinciato proveniente dalla provincia di Bergamo e bloccato dalla Polizia Stradale a Brescia.
 
 
Inoltre è stato riscontrato che i proventi illeciti sono stati reimpiegati anche in attività di ristorazione e commercio di auto, oltre che nel settore sempre dei rifiuti.
Infine ci sono stati episodi di usura, con tanto di condotte estorsive per il recupero crediti, a danno di 10 persone che avevano difficoltà economiche, tra cui diversi imprenditori lombardi:
800 mila euro di prestiti a tassi di interesse fino al 40 percento.
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