Caro direttore, lunedì su questo giornale veniva pubblicato la notizia di Trenord che annuncia che sulla tratta Milano-Mantova saranno usati esclusivamente i Vivalto, e questo ‘per il miglioramento della qualità di viaggio dei clienti’. Non mi soffermo sull’appellativo di ‘clienti’, ma mi limito a far notare che i Vivalto, posto che siano più puntuali e meno soggetti a rottura (qualità ancora da verificare), di sicuro non migliorano le qualità del viaggio dei pendolari di una tratta lunga quanto la nostra. Forse erano nati per servire tratte brevi, e forse chi si limita al tragitto Lodi-Milano non troverà peggioramenti. Di sicuro invece chi viaggia per almeno un’ora, d’ora in poi lo farà su carrozze perennemente fredde. È risaputo che nelle vetture dei Vivalto manca almeno una porta, e che l’aria, quando è calda (perché spesso, non si sa come, esce fredda, dopo dieci minuti che si è partiti), esce da dei soffioni situati poco distanti dal soffitto. Lascio immaginare l’utilità di questo espediente. Saranno anche di ‘ultima generazione’, ma il comfort è un’altra cosa. Ricordo anche che nei Vivalto i finestrini sono bloccati. Devo ricordare anche che d’estate il condizionamento è spesso guasto o malfunzionante. La verità è che i puntuali (?) Vivalto sono dotati di carrozze invivibili, fin fastidiose. Scordiamoci i sonnellini ristoratori che ci concedevamo dopo le levatacce, o quelli dopo il lavoro, al ritorno. Per passare un’ora al freddo, tanto vale farla su un’auto, no? E lo dice una persona convinta che il treno sia utile anche per recuperare un po’ del sonno perduto, per dare un senso a un’altra ora dopo lo 8 passate al lavoro. Non c’è davvero un’alternativa a quella di passarla al freddo? Ci risponderanno ancora di portarci una coperta?
sfiduciatototale@tiscali.it (Pizzighettone)
