È salito a 184 il numero delle persone risultate positive al COVID-19 presso lo stabilimento Aia di Vazzola, in provincia di Treviso, a fronte di 588 tamponi effettuati nelle ultime ore dopo la scoperta dei primi positivi nei giorni scorsi.
Tutte le persone risultate positive al COVID-19, precisano le autorità locali, non stanno manifestando i sintomi dell'infezione, ma sono ovviamente in quarantena fino a quando il tampone non darà esito positivo. Nel frattempo, dopo il vertice di questa mattina a cui hanno preso parte il prefetto Maria Rosaria Laganà, il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi e il sindaco di Vazzola, Giovanni Zanon, si è deciso di tenere aperto lo stabilimento con turni e produzioni dimezzati.
Il focolaio, precisa il Comune di di Vazzola, non avrebbe avuto origine all'interno dello stabilimento:
I contagi non arrivano dall’interno dell’azienda ma da persone che sono rientrate a lavoro dopo le ferie, da oggi chi entra in azienda deve avere un esito negativo al tampone fatto preventivamente nel comune di residenza e non più all’interno dell’azienda come avveniva nei giorni scorsi.
Tra le 185 persone positive al COVID-19 non ci sono soltanto i dipendenti dell'Aia, ma anche 38 tra i loro familiari, chiaro segnale che la diffusione del virus è uscita anche dall'azienda.