Giovedì, 12 dicembre 2024 - ore 14.55

Ucraina. Vescovo di Odessa, - aiutateci a difenderci. Chiudete il cielo -

NELLA FOTO - L'incendio che si è sviluppato in un magazzino di prodotti congelati a seguito dei bombardamenti (Foto ANSA/Sir)

| Scritto da Redazione
Ucraina. Vescovo di Odessa, - aiutateci a difenderci. Chiudete il cielo -

“Aiutateci a difenderci da questo aggressore che sta bombardando dal cielo le nostre case, scuole, asili, ospedali. Chiudete il cielo!”. È il disperato appello giunto al Sir di mons. Stanislav Szyrokoradiuk, vescovo della diocesi cattolica di Odessa-Simferopol.

In queste ore si sono intensificati i raid russi contro la città di Mykolaiv, una sessantina di chilometri a nord-ovest di Kherson, già presa dai russi. La città portuale si trova sulla via per Odessa, che da giorni si trova nel mirino dell’avanzata strategica di Mosca, che punta a saldare le repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nel Donbass, con la Crimea, bloccando all’Ucraina l’accesso al Mar d’Azov.

Molti fuggono, ma tanti poveri e anziani sono rimasti

“La città di Mykolaiv sta resistendo agli attacchi dall’aggressore russo”, conferma da Odessa il Vescovo. “I russi stanno procedendo con carri armati, sparando, lanciando bombe e missili. Colpiscono scuole, asili nido, ospedali, case di civili. Abbiamo cattolici lì e il nostro sacerdote rimane in città”.

Se Mykolaiv non ce la dovesse fare a resistere agli attacchi russi, il Vescovo assicura: “Odessa è pronta e sta aspettando gli attacchi dal mare. E noi stiamo pregando”. E aggiunge: “Al momento è tranquillo. Anche se questa pace è spesso interrotta dall’allarme aereo, dalle sparatorie, ecc. Molte persone hanno lasciato la città. Ma molti poveri, soli, anziani, senzatetto sono rimasti. Facciamo il possibile per aiutare chi ha bisogno. Ospitiamo i rifugiati nei nostri centri per ritiri e vacanze, distribuiamo le cose di primaria necessità, come cibo, vestiti, igiene, medicine, ecc., diamo sostegno spirituale e preghiamo per le vittime della guerra”.

I leader spirituali non devono tacere

Sono giunte anche qui le parole pronunciate domenica 13 marzo da papa Francesco al termine dell’Angelus.

“Domenica la voce del Santo Padre è stata più forte. Le sue parole di condoglianze sono state molto importanti soprattutto per la nostra gente. Il Papa ha fatto appello a fermare questo massacro e ha pronunciato parole forti. Sebbene non fossero indirizzate né all’aggressore né al leader spirituale della Russia, complice e corresponsabile di questi atroci genocidi. Non so se le parole dei leader spirituali possono fermare la guerra. Ma sicuramente non devono tacere. Approfitto di questa occasione – conclude il vescovo – per ringraziare tutte le persone di buona volontà per la solidarietà, la preghiera e le proteste visibili contro questa guerra”.

Il Papa consacrerà all’immacolato cuore di Maria la Russia e l’Ucraina

“Venerdì 25 marzo, durante la celebrazione della Penitenza nella basilica di San Pietro, papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria Russia e l’Ucraina”. A dichiararlo ai giornalisti è il direttore della Sala Stampa della Santa Sede.

“Lo stesso atto, nello stesso giorno – ha reso noto inoltre il portavoce vaticano – sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il cardinale Krajewski, elemosinare di Sua Santità, come inviato del Santo Padre”.

 

L'incendio che si è sviluppato in un magazzino di prodotti congelati a seguito dei bombardamenti (Foto ANSA/Sir)

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