“La violenza di genere nel nostro Paese evidenzia il problema culturale di una società che vorrebbe ancora oggi la donna come soggetto subordinato - dice Manuela Claysset, responsabile politiche di genere Uisp - costretta all’interno di un ruolo prestabilito e sotto il dominio maschile. Solo così possiamo interpretare le violenze, i femminicidi, che accadono tra le pareti di casa, dove spesso mariti o ex compagni non accettano il rifiuto, l’emancipazione e l’autonomia delle donne e compagne di vita. Ai fatti di cronaca drammatici che si susseguono quotidianamente, e che coinvolgono intere famiglie, occorre aggiungere gli interventi di misoginia che stanno caratterizzando il clima politico europeo e mondiale”.
L'Uisp ha da sempre evidenziato, con iniziative e campagne, il proprio impegno su questi temi, sia per sensibilizzare l’opinione pubblica sia per realizzare progetti e attività formative che coinvolgano uomini e donne, per diffondere una cultura di pari opportunità e consapevolezza. "Lo sport rappresenta un ambito educativo e formativo fondamentale per promuovere una diversa cultura: per questo siamo consapevoli del ruolo che ricopriamo e dell’impegno che dobbiamo portare avanti - continua Claysset - Lo facciamo attraverso la diffusione dei valori e il perseguimento degli obiettivi raccolti nella Carta europea dei diritti delle donne nello sport, una Carta che abbiamo realizzato con la collaborazione e adesione di Associazioni, Istituzioni e Enti Locali, impegnati per promuovere uguaglianza ed una diversa cultura”.
In questo mese saranno molte le iniziative che vedranno l’adesione e l’impegno dell’Uisp. Sabato 26 novembre a Roma è in programma la manifestazione “Non una di meno”, promossa da una fitta rete di Associazioni e organizzazioni, a cui aderisce anche l’Uisp con dirigenti e realtà associative. “Crediamo che il nostro impegno non si debba limitare alla presenza alla manifestazione di Roma, ma partecipando a tutte le forme di iniziativa delle piazze del nostro Paese, aderendo con lo slogan “Basta! Fermiamo la violenza sulle donne“ e “In campo contro la violenza sulle donne“, che hanno caratterizzato molte nostre attività".
"Il cambiamento culturale, specie nelle nuove generazioni, è l'unico strumento valido per sconfiggere la violenza sulle donne e su questa strada occorre continuare: perciò sollecito Comitati e Strutture di attività ad aderire alle diverse iniziative sul territorio, a portare il nostro impegno negli impianti attraverso slogan e striscioni, a far sentire la nostra voce e il nostro impegno per fermare la violenza sulle donne”.