GIORNATA DELLA MEMORIA E DELL'IMPEGNO: SABATO 21 MARZO ANCHE L'UISP PARTECIPERA' AL CORTEO E AI SEMINARI ORGANIZZATI DA LIBERA PER RICORDARE LE VITTIME DI MAFIA
Si svolgerà a Bologna sabato 21 marzo la ventesima edizione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa dall’associazione Libera e Avviso Pubblico. L'Uisp aderisce alla Giornata e invita tutti gli sportivi, i dirigenti, gli educatori e i volontari a partecipare alle iniziative nel capoluogo emiliano-romagnolo.
"L'Uisp gestirà uno stand presso la Cittadella della Legalità in Piazza XX settembre, zona stazione, di fronte al Pincio della Montagnola - dice Mauro Rozzi, della Direzine nazionale Uisp e presidente Uisp Emilia Romagna -
lo stand Uisp sarà un punto di presenza e di presentazione delle nostre attività e sarà attivo tutti i giorni da oggi sino a domenica 22 marzo".
"Nella giornata del 21 marzo - prosegue Rozzi - in occasione del corteo della Giornata della Memoria, lo stand servirà da punto di ritrovo, da cui partire alle ore 8,45, per raggiungere la manifestazione, incrociando il corteo che prenderà il via dallo Stadio Dallara alle ore 9,30. Cammineremo tutti insieme con i pettorali della campagna nazionale #CorroPer un’altra idea di sport".
Nell'ambito della giornata l'Uisp contribuirà ad organizzare un momento di approfondimento sui temi dell'etica, dello sport e dell'attività giovanile. L’incontro “Sport e legalità: nuove proposte per le attività giovanili”, si terrà alle 14.30 presso la Sala Di Vittorio della Cgil, e avrà tra i relatori Sandro Donati. L’Uisp parteciperà con il presidente nazionale Vincenzo Manco.
La Giornata della memoria e dell’impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. "Ma da questo terribile elenco – sottolinea Libera – mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare".
