Non sarà proprio così, ma chi ha voluto capire , ha capito, eccome se ha capito !
In altre parole : in questo mondo non si fa nulla per gli emarginati se non con gli emarginati.
E costa anche meno,pare.
Le parole chiave sono ancora tre: la figura del nonno, la famiglia, la rivoluzione.
Il nonno simboleggia l’esperienza, la saggezza.
La famiglia è una istituzione, non sempre formale, ma già presente nella evoluzione della società naturale.
La rivoluzione, quella vera, è già avvenuta duemila anni fa.
E non ha fatto vittime, le ha subite.
Non lo ha detto in forma esplicita, ma chi ha voluto capire, ha capito.
Ha fatto cenno esplicito, tuttavia, ai carcerati, ultimi fra gli ultimi.
E dove ci sono carcerati politici ,la rivoluzione, non è proprio una rivoluzione.
Abbiamo notato la perfetta organizzazione di accoglimento a Cuba.
E va bene.
Ma avete notato che lungo le strade, davanti la folla acclamante ogni cinque metri stazionavano persone che giravano le spalle al corteo : non era certo per mancato omaggio al corteo.
Era un ferreo controllo della folla plaudente.
Negli USA si è ricorso alla limitazione, nei lunghi percorsi aperti ( potenzialmente pericolosi), degli spazi accordati o concessi al pubblico, dietro le transenne.
Nulla tuttavia è stato risparmiato nei luoghi dove i media sono intervenuti in forma massiccia.
E va bene.
Ma nei vari incontri, sempre ampiamente coperti dagli apparati della comunicazione, è tuttavia sempre risonato” l’invito “pressante a non fare nulla senza l’intervento degli emarginati.
Ancora : senza di “Loro” non si fa nulla, si rischia di lavorare contro di “Loro” e a costi maggiori.
Durante le varie trasmissioni abbiamo assistito a forme di commozione : sono apparse lacrime, quelle vere, dello speaker della Camera.
La scena ha fatto il giro del mondo in pochi istanti.
Noi profani abbiamo sintetizzato : OK ( object killed)
Ha fatto centro.
E mi sono ancora commosso .
E VOI…??
Cordialità e buon lavoro
MARIO SUPERTI (Cremona)