Giovedì, 09 maggio 2024 - ore 01.58

Vicenda Don Ottorino Alcune famiglie di Casalmaggiore bacchettano Mario Daina

Abbiamo letto con disappunto il proclama, quasi una scomunica, del Pd di Casalmaggiore contro qualcuno, contro chi non la pensa secondo i dettami di partito, fomentando un clima da dopoguerra.

| Scritto da Redazione
Vicenda Don Ottorino Alcune famiglie di Casalmaggiore bacchettano Mario Daina

Quel clima che si respirava decenni fa nella vicina provincia Reggiana, recentemente tornata sotto i riflettori della cronaca per lo scioglimento di un Comune a causa di infiltrazioni mafiose. In quell’ambiente i preti venivano eliminati fisicamente, vuoi perché scomodi, come scomodo don Ottorino, vuoi perché semplicemente preti. A noi pare di scorgere un astio e un livore continuati che identificano nei nostri sacerdoti una sorta di capro espiatorio, come se i sacerdoti fossero la causa di tutti i mali che ci attanagliano.

Non è un caso che negli ultimi mesi più di un sacerdote sia stato messo alla gogna mediatica, da varie parti, per sue

legittime posizioni. Troviamo questo atteggiamento distorto e deleterio: così non si costruisce nulla, si distrugge la comunità e basta. Se ci fosse la volontà di costruire qualcosa a partire da un presunto torto, non ci sarebbe bisogno di creare scandalo.

Anziché appellarsi sui giornali al proprio Vescovo, per ‘eliminare’ un sacerdote, qualsiasi esso sia, sarebbe molto meglio affrontare la questione nelle opportune sedi, magari parlando direttamente con gli interessati, chiedendo di risolvere la situazione a vantaggio della comunità e, per chi crede, della Chiesa stessa: sappiamo tutti che i ‘processi’ sui giornali portano solo a situazioni pericolose. Tutto questo clamore, non permettendo di costruire alcun rapporto tra le persone e non edificando le comunità, mira solo a fare chiasso mediatico, a guadagnare visibilità. Che pochezza

una politica che ha bisogno di ‘mettere in croce’ qualcuno per fare breccia fra la gente! Con questa lettera di Daina torniamo alla lotta per le investiture, una pratica medievale che ricorda l’appello del Pd. D’altronde è pur vero che nei regimi comunisti, come quello cinese, ancora oggi il partito vuole decidere preti e vescovi, elimina quelli scomodi e controlla tutto ciò che possono o non possono dire. C’è da tremare: i nostri sacerdoti vanno incontro alla persecuzione e, per fortuna, hanno il coraggio di farlo. Non tanto per una sorta di eroismo di stampo ‘civile’, ma per fedeltà al Vangelo e al magistero della Chiesa. Diciamo questo avendo notato che non è passata occasione di confronto sulla dottrina del matrimonio, che il Pd casalasco ha cercato di bollarla, di contestarla, di convincere le persone che la Chiesa dice altro. Sbagliato! Questa è solo una menzogna e una manovra degna di un laicismo talebano, un laicismo delirante che si fa religione sostituendosi a Dio e pretende di creare una sua morale, un incubo, da inculcare nel popolo. A quando la ghigliottina? La Chiesa dice altro da ciò che Daina sostiene circa il matrimonio, le relazioni omosessuali e l’ideologia di genere. Ci permettiamo, quindi, di riportare alcuni passi dell’Amoris Laetitia a sostegno della nostra tesi. Papa Francesco così si esprime: ‘Le unioni di fatto o tra persone dello stesso sesso non si possono equiparare semplicisticamente al matrimonio’.

A proposito dell’ideologia del gender, il Papa afferma che ‘il gender è uno sbaglio della mente umana e che tale ideologia nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna. Essa prospetta una società senza differenze di sesso e svuota la base antropologica della famiglia’. E ancora: ‘Ogni  bambino ha il diritto di ricevere l’amore di una madre e di un padre, entrambi necessari per la sua maturazione integra e armoniosa’. Sono affermazioni non di un gruppo di persone bigotte, fondamentaliste e retrograde, ma del Papa: e di un Papa che viene esaltato solo quando dice cose politicamente corrette, e che viene silenziato mediante una operazione mediatica intellettualmente disonesta quando si esprime diversamente. Sulle precedenti affermazioni

di Papa Francesco come la pensano i cattolici sedicenti progressisti? Sarebbe interessante conoscere la loro risposta, anche per uscire dall’ambiguità di un cattolicesimo spesso dichiarato, ma di fatto impoverito se non tradito in alcuni principi, non valori, irrinunciabili per un cattolico.

Famiglia Coroni, Famiglia Vicini, Anna Busi, Davide Gonzaga, Marco Lorenzi, Amelia Marossi, Dennis Olivini, Daniela Sarzi Sartori (Casalmaggiore

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