Egregio direttore a valle della mia lettera del 24 settembre , ho letto con soddisfazione che anche il Signor Licio d’Avossa nella lettera del 28 settembre ha sottolineato che i lavativi e d i ladri della pubblica amministrazione dovrebbero essere licenziati, ricordo anni fa quando D’Avossa criticò il direttore generale dell’ospedale Simona Mariani inquisita insieme ad altri illustri personaggi della politica Milanese, per presunta corruzione, e turbativa d’asta, nel giro di mazzette che avrebbe caratterizzato l’acquisto, anche all’ospedale Maggiore, come in altri ospedali dell’acceleratore lineare, nell’attesa che le indagini verifichino la verità sia perché la Regione omise una preventiva istruttoria e valutazione tecnico-economica sulla congruità del costo dell’apparecchiatura. Cremona ebbe nel dicembre 2012 un valore determinato in sede di aggiudicazione di 8 milioni e 300.000 euro, cioè costò allo Stato ben 2 milioni e 600.00 euro in più, rispetto ad altri acceleratori analoghi. Naturalmente tutti sono innocenti sino alla conclusione del terzo grado di giudizio con il verdetto della cassazione, ma quello che sconcerta è il fatto che i dirigenti dello stato e della pubblica amministrazione nonostante spesso vengono rinviati a giudizio, continuano imperterriti a svolgere il loro lavoro come se nulla fosse confidando nei tempi lunghi della Giustizia che talvolta portano alla prescrizione del reato, e se poi consideriamo il fatto che questi signori vengono anche premiati con incentivi annuali di decine di migliaia nell’indifferenza generale penso che veramente viviamo in un paese di Zombi .
Elia Sciacca (Cremona)
