Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 11.44

L’agricoltura in difficoltà. E il Ministro Maurizio Martina è sparito di Filippo Boffelli (Codogno)

Egregio direttore, il 18-4-1993 ci fu la consultazione referendaria (promosso dal partito radicale) per l’abolizione del ministero dell’agricoltura! Questa istituzione venne sostituita subito dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MIPAAF).

| Scritto da Redazione
L’agricoltura in difficoltà. E il Ministro Maurizio Martina è sparito di Filippo Boffelli (Codogno)

Fin da allora l’agricoltura era considerata di poca importanza, in poche parole di serie B. Basti pensare ai ministri succedutosi da quel momento ai giorni nostri, tutti passati inosservati e dimenticati.

Di loro rimangono i disastri e i danni che hanno arrecato (alcuni addirittura indagati, arrestati e condannati) a tutta l’agricoltura nazionale.

L’attuale ministro, onorevole Maurizio Martina, dopo la parentesi di expo Milano, negativa per noi allevatori, dove quotidianamente in televisione o sui giornali faceva passerella, è sparito dalla circolazione. Non ha mai presenziato alle frequenti tavole rotonde, agli incontri organizzati da noi allevatori e ha sempre rifiutato i nostri inviti a qualsiasi dialogo o incontro. Ha continuato ad insistere sul made in Italyma solo grazie ai nostri imprenditori intraprendenti e rischiando di loro sono riusciti ad ottenere risultati positivi.

Le importazioni dall’estero (latte, olio, pomodori) aumentano sempre più e da uno studio recente fatta dall’agenzia europea per la sicurezza alimentare (efsa) è risultato che dagli esami di campioni su prodotti stranieri il 70-80-90% sono risultati irregolari con presenza di residui chimici, coloranti, micotossine e additivi sopra ai limiti di legge, tipo i broccoli dalla Cina, prezzemolo dal Vietnam, basilico dall’India, fragole dall’Egitt o, frutta dal sudamerica ecc...

Se questi sono i risultati politici del ministero e tra poco ci sarà la minaccia del CETA e mi sorprende che nessuno ne parla visto che la salute dei consumatori, ma anche l’ambiente e i diritti di noi agricoltori sono a rischio mi viene spontaneo scrivere povera Italia e poveri italiani.

Filippo Boffelli (Codogno)

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