Lunedì 26 ottobre, dalle ore 9 alle 18, presso l’atrio dell’Ospedale di Cremona, si è l’Open Day “Stop all’Ictus” dedicato a tutti i cittadini e organizzato dalla UO di Neurologia.
Per l’occasione è stato spiegato agli utenti che cosa è l’ictus, come prevenirlo e quali fattori di rischio vanno controllati e combattuti. Alle persone interessate sarà somministrato un questionario teso allo “screening delle malattie cerebrovascolari”, ossia finalizzato alla valutazione del profilo di rischio del singolo soggetto.
La campagna di informazione è stata promossa da Rotary – Distretti 2041-2042-2050 con il patrocinio di Regione Lombardia.
COS’E’ L’ICTUS:L’ictus è un disturbo della circolazione del sangue nel cervello causato da:Ischemia (o infarto) cerebrale, conseguente a chiusura di un’arteria a causa di un embolo o ad un coagulo (trombosi) che impedisce il flusso sanguigno (85% dei casi);emorragia, conseguente a rottura di un vaso sanguigno (15% dei casi).
COME RICONOSCERLO: 5 sintomi di allarme, si ha un’improvvisa:perdita di forza o sensibilità,difficoltà nel mantenere l’equilibrio,confusione o disturbo della parola,difficoltà nel vedere,cefalea violenta.
COSA FARE: Non perdere tempo, chiama il 118
COME PREVENIRLO: Non fumare,Non eccedere con l’alcool,Fare attività fisica in modo regolare,Tenere sotto controllo la pressione, Scegliere un’alimentazione sana, dimagrire nel caso di peso eccessivo,Sottoporsi a controlli periodici presso il proprio medico di fiducia, Prendere i farmaci regolarmente prescritti
PER SAPERNE DI PIU’
A domanda risponde Maria Sessa
Direttore UO di Neurologia dell’Ospedale di Cremona
Che cosa è l’ictus?
L’ictus è un disturbo acuto della circolazione cerebrale. La forma più frequente (80% circa) è l’ictus ischemico (o infarto cerebrale) causato da un’occlusione di un vaso per cui non arriva sangue a parte del tessuto cerebrale con successiva perdita delle sue funzioni. Meno frequente (20%), ma altrettanto temibile, è l’ictus emorragico (noto anche come emorragia o ematoma cerebrale), causato dalla rottura di un vaso e dal successivo spandimento di sangue nel tessuto cerebrale.
Qual è la sua incidenza? Si calcola che, in Italia, ogni anno circa 200.000 persone vengano colpite da ictus; circa una persona ogni 300 abitanti; una persona ogni tre minuti. La prevalenza dell’ictus nella popolazione italiana sopra i 65 anni è del 6.5% che, tradotto in numeri, vuol dire che in Italia poco meno di un milione di persone ha avuto un ictus e ne è sopravvissuto, con esiti più o meno invalidanti.
Campagna STOP all’Ictus, perché è importante sensibilizzare i cittadini? Perché, nonostante l’introduzione dei farmaci fibrinolitici, la diffusione sempre più capillare delle Stroke Unit (unità semi-intensiva) e l’evidenza dei vantaggi determinati da un intervento tempestivo abbiano permesso di migliorare notevolmente la prognosi dell’ictus ischemico, questo evento acuto continua a rappresentare una delle principali cause di morte e disabilità nei Paesi occidentali.
In che misura è davvero possibile fare prevenzione? Purtroppo l’ictus ancora oggi rappresenta la terza causa di morte e la prima causa di disabilità nel mondo occidentale. E’ pertanto fondamentale conoscere i fattori di rischio e prevenirli o curarli. Sicuramente vanno periodicamente controllati la pressione, la frequenza cardiaca, gli esami ematochimici tra cui in particolare il colesterolo (soprattutto la sua componente cattiva LDL) e i trigliceridi così da impostare, qualora questi parametri siano alterati, le terapie necessarie. Altrettanto importante è mantenere uno stile di vita salutare che prevede un’alimentazione povera di grassi e ricca di pesce, legumi freschi, ortaggi, frutta e cereali, l’astensione dal fumo e una costante attività fisica.
Quali i fattori di rischio o le patologie pregresse correlate? Si usa definire i fattori di rischio come non modificabili (età, sesso, razza) e modificabili; tra questi ultimi, l’ipertensione arteriosa, la fibrillazione atriale, le cardiopatie, il diabete, un pregresso attacco ischemico transitorio o ictus, il fumo, l’abuso di bevande alcoliche, la vita sedentaria.
Quali i sintomi principali e come riconoscerli? I sintomi suggestivi sono l’improvvisa perdita di una funzione cerebrale come la perdita di forza o di sensibilità in un braccio, in una gamba o in entrambi; la perdita della vista; la perdita della capacità di esprimersi; la perdita dell’equilibrio. L’ictus emorragico si può spesso manifestare anche con una cefalea molto intensa.
Quando e perché è importante chiamare il 118? In presenza di sintomi suggestivi di un ictus bisogna chiamare immediatamente il 118. In molti casi di ictus ischemico è oggi possibile intervenire con l’unica terapia approvata nella fase acuta, l’alteplase, un farmaco fibrinolitico somministrato per via endovenosa il cui obiettivo è quello di sciogliere il trombo che occlude il vaso. Questa strategia terapeutica, comunemente nota come trombolisi, è tanto più efficace quanto più precocemente viene somministrata e comunque non può essere somministrata oltre le 4 ore e 30 minuti dall’esordio dei sintomi perchè aumenta in modo significativo il rischio emorragico.
Quindi è fondamentale non perdere tempo… Esattamente. Talvolta si tende ad aspettare che il disturbo passi, ci rivolge a un conoscente o al medico di famiglia e si perde tempo prezioso. In questo specifico caso è solo chiamando il 118 e arrivando presto in ospedale che si può intervenire in modo efficace.
L’UO di Neurologia è dotata di una “Stroke Unit” di cosa si tratta? La Stroke Unit è un’unità con letti semi-intensivi in stretto raccordo funzionale con un’area di degenza non semi-intensiva dove un team multidisciplinare costituito da medici, infermieri, fisiatri, terapisti della riabilitazione e assistente sociale hanno una specifica formazione nella gestione dei pazienti affetti da malattie cerebrovascolari. La sua presenza all’interno dell’unità operativa di Neurologia garantisce l’intervento tempestivo sul paziente e il monitoraggio costante di tutti i parametri vitali.