Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 03.31

Cremona Solidale. La posizione del PD illustrata da C.Ruggeri in Consiglio Comunale

| Scritto da Redazione
 Cremona Solidale. La posizione del PD illustrata da C.Ruggeri in Consiglio Comunale

LINEE STRATEGICHE E BILANCIO  2014 DI  CREMONA SOLIDALE
Riconoscendo che c'è una buona RSA, ci sono buoni Servizi socio-sanitari, vogliamo evidenziare i  punti deboli che sono contenuti nella proposta.
ACCORDO DI PROGRAMMA TRA COMUNE – AZIENDA E FONDAZIONE

A fine mandato, è un po’ anacronistico che si arrivi ad un accordo tra i tre principale attori che compongono il welfare locale. Un accodo che avrebbe dovuto essere sottoscritto nel 2009. Appare quanto poco in realtà interessi al Comune una Azienda che invece è molto presente nella comunità, vissuta dalla città come una struttura strategica e importante.

PESO POLITICO DEL COMUNE

Abbiamo sempre dichiarato e lo confermiamo che il ruolo del Comune nei confronti della Regione Lombardie e dell’ASL è carente, basta vedere le difficoltà che si incontrano nell’attuazione dei progetti annunciati:

-NON SI È RIUSCITI A DARE ESTENSIONE AI SERVIZI;

-NO AL 2° NUCLEO ALZHAIMER

-NO AI POSTI PE CURE INTERMEDIE, tamponati con i 40 posti di Sospiro;

-I 6 posti di SOLLIEVO che l’ASL NON AUTORIZZA PIU’ e che sono invece una boccata di ossigeno per le famiglie. Qui sono stati indicati 167.000€ di entrate che probabilmente non ci saranno;

INCERTEZZA sull’evoluzione della RIABILITAZIONE

Tradotta in numeri sarà probabilmente molto di più dei 100.000 € in meno messi a previsione sulla scorta del preconsuntivo del 2013.

Cioè la trasformazione in cure intermedie e la conseguente riorganizzazione delle unità di offerta in base a costi standard credo comporterà un minor ricavo di ben altra cifra ( non credo che la Regione metta in moto tutto sta rivoluzione per risparmi così risibili). C’è poi tutto il ragionamento di contenuto circa cosa comporta una scelta regionale su una struttura come la nostra e sui bisogni dei cittadini in generale.

Osservo le dinamiche che stanno mettendo in atto  le Aziende Sanitarie Locali  (vedi il Servizio Medico Sportivo trasferito alla Casa di Cura Figlie di S. Camillo) e il dichiarato obiettivo di voler PRIVATIZZARE il più possibile gli interventi socio-sanitari in Regione Lombardia.

Il tutto senza tenere conto dei dati oggettivi: la maggioranza degli ospiti sono nella fascia tra gli 80/90 anni, ospiti  che necessitano di interventi integrati, socio-assistenziali e socio-sanitari.

Possibile che il  DG che vedo ha tante conoscenze in Regione o l’Assessore che, dopo tutto fa parte di una giunta dello stesso colore, non ne sapessero nulla ?????

UN CENNO SU LA PACE Struttura Privata –

L’operazione di trasferimento di un certo numero di posti dalle Fondazioni (Casalbuttano, S.Bassano, Cingia) ha liberato gli stessi posti (circa una ottantina) nelle rispettive fondazioni. Posti che sono autorizzati e che possono essere trasformati in posti letto per solventi o a pagamento. Uno scenario che di certo ci/vi dovrebbe fare qualche riflessione, visto che si continua a dire che la nostra provincia ha posti letto in più rispetto al fabbisogno.

Per il resti è un bilancio di fine mandato senza infamia e senza lode, ma non credo che l’operato di una azienda come questa si possa ridurre ad una analisi di numeri...

STORIA DELL’AZIENDA

A cominciare dalle proposte di promozione della storia dell’azienda.... la prima cosa da fare sarebbe commemorare i 10 anni di vita di una esperienza che ha in qualche modo fatto tendenza in Lombardia e ha rappresentato un interessante “ terza via” a quelle indicate nel 2003 dalla Regione, in grado di salvare un IPAB in grave difficoltà economica e al tempo stesso mantenere i servizi sociali sotto la direzione del Comune. Non mi pare una cosa da poco.

Oggi l’Azienda è una importante realtà per i cittadini cremonesi, si è rinnovata ( non certo grazie al lavoro di questi ultimi che hanno trovato il più già realizzato), rappresenta una importante realtà occupazionale e di valore visto che applica condizioni lavorative ai dipendenti buone ( nel resto della Regione praticamente nessuno applica i contratti pubblici Sanità e Enti Locali).

VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DI CREMONA SOLIDALE NEL SISTEMA DI WELFARE”:

Sul livello locale l’unico ruolo giocato dal Comune anche a dispetto delle indicazioni regionali, è stato quello di riprendersi i servizi ad esclusiva connotazione sociale        (vedi SAD) con l’intenzione di togliere a Cremona Solidale un mal digerito monopolio, facendo venire meno la completezza della filiera ed affidando il servizio a Cooperative sociali strozzate dal sistema vaucherizzato. Non so quale livello qualitativo gli ha permesso di offrire. Sarebbe opportuna una verifica.

ALTRI ASPETTI

IL RIORDINO PER PRIVATIZZARE Il vero obiettivo era e resta quello di far venire meno tutte le caratteristiche che reggono l’attuale forma istituzionale                 (Azienda Speciale) per avere il terreno pronto, in caso di una conferma del centrodestra alle prossime amministrative, per avviare la tanto rincorsa privatizzazione.

INTERROTTA L’ADESIONE ALL’OSSERVATORIO SETTORIALE DELLE RSA LOMBARDE Per quanto riguarda il ruolo di CR Solidale nel welfare lombardo  basta sapere che durante la direzione Carbone l’Azienda aveva aderito all’osservatorio settoriale delle RSA lombarde ( anche grazie alle pressioni ell’allora Assessore  Maura Ruggeri).  Si tratta di un luogo dove si fa ricerca sulle prospettive di evoluzione del welfare lombardo con il sostegno della prestigiosa università LIUC. Vengono studiati i trend si fa benchmarking tra strutture analoghe si conoscono per tempo gli orientamenti regionali e di conseguenza vengono dati consigli circa il riposizionamento che le strutture possono realizzare. Costo dell’adesione 500€ per 3 anni. Con l’arrivo dell’amministrazione di centrodestra, l’Azienda non è più associata. Praticamente non ci sono più state occasioni di confronto con altre realtà, fatta eccezione con la Fondazione Casa di Dio di Brescia dalla quale pare aver attinto molto.

RIDEFINIZIONE di unità di offerta per anziani e disabili flessibili; COPROGETTAZIONE E SPERIMENTAZIONE dei sistemi integrati delle attività ed interventi a favore di persone disabili Chiedo di esplicitare meglio le progettualità che sono sul tappeto e indicare tempi e modo di realizzazione

AGENDA DIGITALE : da almeno 2 anni si dice che la rete informatica va potenziata anche per attivare le implementazioni quali cartella ospite, indispensabili per corrispondere correttamente alle richieste di appropriatezza  e qualità con le quali siamo valutati dall’ASL

CERTIFICAZONE ENERGETICA delle strutture. E’ giusto evidenziare che ’impianto fotovoltaico applicato sui tetti delle palazzine è di proprietà della Fondazione che ha inteso realizzarlo unicamente come business. Nessun abbattimento alla bolletta energetica dell’Azienda.

CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ Quale è la struttura che se ne occupa?.

ALTA FORMAZIONE La parte che riguarda la formazione e la costituzione di un centro studi di ricerca è un  progetto già sentito. Subito dopo l’insediamento di questa amministrazione della sua D.G. si è cercato di far nascere questo ente di formazione. Ora l’Uff. Formazione è accorpato ( nel sistema integrato) a risorse umane dove la persona che ne è responsabile deve anche creare e gestire i turni di 300 operatori. Lascio a voi ogni altra considerazione circa il futuro di questo centro di alta formazione.

PARTECIPAZIONE – Quale organismo se ne occupa? Il comitato dei familiari si è andato svuotando. Non si pensa di integrarlo o eleggerne uno nuovo?.

ULTIMO DIBATTITO SU CREMONA SOLIDALE E’ l’ultima volta che ci pronunciamo sull’Azienda e credo si debba fare un punto che tenga conto del periodo di gestione del centrodestra. Certo la fortuna di avere avuto costanti e cospicui sostegni da parte della Fondazione che si realizzano anche attraverso la concessione in comodato gratuito degli immobili, la progressiva riduzione della pressione fiscale   ( IRES e IRAP), l’assenza di rinnovo del contratto dei dipendenti, che oggi fa si che il costo del personale incida per solo il 58,2% sul totale dei costi, ha aiutato a chiudere il bilancio in pareggio.

Dobbiamo però parlare dei quattro anni vissuti con l’unico obiettivo programmatorio della privatizzazione a cui sarebbe seguito l’applicazione del contratto UNEBA ai dipendenti cosa che avrebbe consentito (forse) il recupero delle perdite in minor tempo, ma avrebbe anche consentito maggiore autonomia nella gestione del personale (libertà di licenziamento) e interrotto i rapporti con l’amministrazione comunale.

INEFFICIENZA E  SMARRIMENTO

Lo smarrimento per un po’ è stato palese perché tutto in azienda era bloccato in attesa della “ trasformazione”:

-non è stata pianificata la possibile crescita e sviluppo dell’azienda ..nessuna idea aveva spazio finché non si fosse realizzata la trasformazione.

-così siamo ancora in attesa del riconoscimento del 2° nucleo Alzheimer;

-non si è puntato su diversificazioni del servizio attraverso la Low Care;

-non si è coltivato un  rapporti di collaborazione e pari dignità con l’Azienda ospedaliera e di conseguenza non abbiamo lavorato per qualificare la riabilitazione e ottenere il riconoscimento del ruolo sanitario che svolge.

CONCLUSIONE

Oggi il Comune e l'Azienda sembrano aver abbandonato la capacità e la prospettiva di pensare in grande, per rispondere anche in modo innovativo al mutare e al crescere del bisogno sociale. Certo c'è una buona RSA, ci sono buoni Servizi socio-sanitari, ma è stata scardinata la filiera e l'integrazione tra il socio-sanitario e il socio-assistenziale; si gestisce l'esistente, nulla si progetta sul piano strategico.

Conoscenza, competenza, interazione, trasversalità, passione e amore sono le parole che servono per questa struttura e che per certi versi, mancano.

 

Caterina Ruggeri ¬- Consigliere Comunale PD Cremona
C.COMUNALE 17.3.2014

 

1431 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria