1° maggio, Bordo (SEL): ‘Lavoro e democrazia sono un binomio indivisibile’

È necessario, oggi ancora di più,affermare con forza l’importanza del lavoro. Non è un caso infatti che l’erosione, sempre più vistosa, della democrazia a opera di Renzi attraverso l’Italicum abbia trovato nel Jobs Act la sua premessa. Colpire i diritti di chi lavora e costruisce l’Italia significa colpire l’Italia stessa, la società e la collettività: tutte e tutti.

È chiaro quindi, quasi come una conseguenza logica, che diventa lapalissiano come sostenere i lavoratori significhi sostenere tutte le parti della società; andare in aiuto, come l’operazione renziana sta facendo, dei gruppi economici e di potere non comporta un miglioramento delle condizioni del Paese (che deve essere lo scopo di qualsiasi governo), ma solo degli interessi dei potenti.

I dati diffusi da ISTAT ci raccontano, purtroppo, che la realtà non è quella che ci viene venduta dal Matteo nazionale: 70.000 posti di lavoro in meno, occupazione scesa al 55% e tutto ciò nonostante il Ministero del Lavoro abbia annunciato che a marzo si sono registrati 92000 nuovi contratti. Dove lo mettiamo il tasso di disoccupazione giovanile salito al 43%?

Jobs Act e Italicum sono le due cartine di tornasole di una visione distorta della società e del Paese, prodotte da un Capo del Governo figlio di un partito che cannibalizza se stesso per restare al potere e che contraddice il mandato elettorale (Italia bene comune, cari amici del PD, ve lo ricordate ancora?) per riuscire a stipulare continuamente “patti col diavolo” sulla pelle degli italiani.

In questo contesto credo che sia quanto mai necessario sostenere i lavoratori, i sindacati e tutti quegli organismi che si battono, senza tregua, per far ripartire l’Italia dall’unico punto di appoggio possibile: il lavoro e la democrazia, fusi in un binomio assolutamente indivisibile.

Noi ci siamo: buon 1° maggio!

Franco Bordo, Deputato di Sinistra Ecologia Libertà