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150esimo. Dove erano Perri,Salini e la Lega ?

| Scritto da Redazione
150esimo. Dove erano  Perri,Salini e la Lega ?

150esimo. Dove erano  Perri,Salini e la Lega ? Il 17 marzo 1961, quando fu festeggiato il 100° anniversario dell’Unità d’Italia ero a scuola ed avevo 10 anni. Il maestro ( si chiamava Mazzini)  ci parlò di Garibaldi, l’eroe dei due mondi, e ci portò a vedere il film( credo o al  cinema Roxy o al Supercinema )Viva L’Italia di Roberto Rossellini (1961).
Capimmo che finalmente, dopo secoli di divisioni, l’Italia si unì ed il merito era di Giuseppe Garibaldi e del conte Camillo Benso di Cavour.
Eravamo fieri di quella figura con la camicia rossa che unì l’Italia e che terminò i suoi giorni a fare l’agricoltore sull’isola di Caprera  e della sua bandiera tricolore che , allora,  era ben visibile in città e che ci fece diventare italiani.
Passarono gli anni e via via compresi a mio modo  la storia :divenni comunista.
Il tricolore era diventato l’emblema dei fascisti. Garibaldi l’icona di Craxi. Noi sventolavamo la solo bandiera rossa  fino a che  capimmo che quel tricolore non era patrimonio dei fascisti, ma di tutti gli italiani e che il Risorgimento, Garibaldi ed il socialismo erano parte integrante  della nostra storia.
La manifestazione di questa mattina nel cortile Federico II non è stata organizzata dalle istituzioni ( Comune e Provincia) ma da associazioni e forze politiche democratiche e di sinistra.
Qualche amministratore , ex AN, era pure presente. Ma del Sindaco Perri e del Presidente della Provincia Salini nemmeno l’ombra. Gli esponenti della Lega poi chissà in quale bar si sono rifugiati.
La manifestazione di questa mattina è stata semplice e splendida. Attraverso la lettura delle lapidi del famelio che nei secoli sono state poste ad onore dei “ grandi cremonesi” si è ricostruito un pezzo di storia vera della nostra città.
La storia della nostra città è o non è patrimonio del Sindaco Perri ,del Presidente Salini e della Lega ? Pare di no.
Loro hanno celebrato il 150° con uno spettacolo intitolato “Se Garibaldi scende da cavallo” di cui il sito on line il vascello fornisce un breve resoconto. Eccolo: “ Garibaldi a culo scoperto fuori dalle fiancate della nave e Mazzini troppo triste e nero per "farsi" la giovane Italia
Giuseppe Garibaldi caga fuori dalle fiancate della nave e inchiappetta le donne d'Italia dalle Alpi al Lilibeo dal che derivano i capelli biondi delle siciliane (altro che discendenti dei normanni). E Mazzini troppo triste e nero per potersi "fare" la giovane Italia. Con queste sequele indegne persino della più becera goliardata, il Comune di Cremona ha celebrato in museo i 150 anni dell'Unità d'Italia. Titolo dello spettacolo: " "Se Garibaldi scende da cavallo" di Maurizio Garuti, con Vito, regia Silvio Peroni, produzione Pierfrancesco Pisani. Ingresso libero”.
(dal sito http://www.vascellocr.it/ )

Insomma mi pare una vergogna. Questa non è libera satira ma pubblica ignoranza e dispregio dei nostri valori.
Indignamoci !!!

Gian Carlo Storti
storti@welfareitalia.it


Brevi appunti sul film  Viva L’Italia di Roberto Rossellini (1961)
La spedizione dei Mille del 1860 guidata da Garibaldi, dallo scoglio di Quarto (5 maggio), sino all'incontro di Teano (26 ottobre) con re Vittorio Emanuele II. Pur con alti e bassi di stile e di tono, nonostante i compromessi storico-ideologici di sceneggiatura, il film raggiunge i suoi scopi: togliere l'epopea garibaldina dal mito e dall'oleografia (con un Garibaldi miope e reumatico, ridotto alla sua misura domestica: Ricci con la voce di Emilio Cigoli) e dare alla rievocazione storica la spoglia concretezza di una cronaca. Il tono cresce nell'ultima parte col mirabile inciso alla corte di Napoli, l'incontro di Teano, la partenza per Caprera: momenti in cui verità storica e umana coincidono in poesia. L'edizione francese, quella che il regista prediligeva, è di 139 minuti.
Fonte: http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=27853

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