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1° maggio 2012. Giorno triste ma anche di lotta e speranza | G.C.Storti

| Scritto da Redazione
1° maggio 2012. Giorno triste ma anche di lotta e speranza | G.C.Storti

1° maggio 2012. Giorno triste ma anche di lotta e speranza | G.C.Storti
Emilio Zanoni, per i più giovani, amato Sindaco socialista  di Cremona negli anni  ’70, ci ricorda, in uno dei suoi tanti scritti  che  “ La prima manifestazione di massa della classe lavoratrice cremonese non poteva aver luogo che il 1° maggio 1945. L’ultimo 1° maggio di lotta e di libertà era stato celebrato ai margini della cui vegliava l’occhiuta orda di Farinacci. Il primo maggio ’45 si celebrava nella piazza maggiore fra i monumenti eretti dell’amore e della forza creativa dei lavoratori del duecento. Piazza del Duomo rosseggiava di bandiere, Piazza del Duomo era come incendiata dalla commozione e dall’anelito di migliaia di lavoratori. Vecchi,  contadini e operai, memori del movimento prefascista . giovani lavoratori e intellettuali che da pochi giorni avevano deposto le armi vindici di libertà. Piazza del Duomo era il crogiuolo ove si confondevano ricordi , speranze,aneliti, certezze. La Camera del Lavoro e gli organismi sindacali si misero tosto all’opera per la attuazione dei principi per cui i lavoratori avevano lottato e lavoravano”.
Or bene, in altra parte del sito, ho ricordato quel 1° maggio del 1922 dove i fascisti impedirono  la celebrazione del primo maggio. Ma i lavoratori dell’epoca seppero, la domenica successiva, riconquistarsi la piazza, pur tra mille difficoltà, e celebrare, seppur in ritardo, la festa.

Questo 1° maggio 2012 per cosa sarà ricordato sia a Cremona che in Italia?.
Nella nostra città, come in quasi tutto il nord, la pioggia “ ha annullato quasi tutti gli eventi”. Sono anni che non vi è più una manifestazione “ politica” a Cremona. Mentre la tradizione del 25 aprile si rinnova e con alti e bassi  trova nuova linfa , la festa del 1° maggio, è diventata una festa in tono minore. Direi che questa scelta si sta mostrando  un errore. Le forze sindacali, a mio avvivo, debbono ritrovare lo spirito per ridare a questa giornata il vero significato di festa dei “ diritti”.

A Torino questa giornata sarà ricordata  per i fischi a Fassino
A Portella della Ginestra non tanto per una grande manifestazione contro la mafia ma per i le contestazioni a Bersani.
A Milano per due manifestazioni: quella ufficiale di Cgil-Cisl-Uil e quella degli antagonisti

A Roma è stato ancora una volta il “ concertone “ a rubare tutta la scena. Giusto così per carità ( forse si poteva spendere un poco di meno).
 Però gli appelli di Angeletti, Bonanni e Camusso  sono passati come “ spot”  in momenti di intervallo musicale.

Però attenzione la si può girare come si vuole ma il disagio è profondo ed è  in tutte le pieghe della società e ci obbliga a riflettere sul presente e sul futuro.

Questo 1° maggio  è anche il giorno che abbiamo letto le dichiarazioni di Monti fatte ieri. Monti è un liberale che però fa onore al nostro paese. Ma avete colto che cosa ha detto su un punto  delicatissimo come la lotta all’evasione fiscale? Insomma un’altra musica rispetto alle “ tre sorelle bandiera” ( Berlusconi, Tremonti e Bossi) che giustificavano ed applaudivano gli evasori.
Alfano si smarca da Monti e si mette a dare lezione sulla pressione fiscale e sulla crisi. Che faccia tosta !!

Oggi la Lega, con Maroni –ex Ministro dell’Interno-  lancia la battaglia contro l’IMU chiamato  “ il pizzo di stato”  …insomma si vuole giocare allo sfascio.
Certo è che  la Bersani fa fatica a tenere la rotta: Di Pietro che tuona sempre contro, Vendola che si smarca sempre e Grillo…si Grillo un comico, palancaio, prestato alla politica che raccoglierà la protesta di molta gente, di molti giovani, di molti elettori delusi ed attratti dall’antipolitica.
Per fortuna  che almeno Casini valorizza  e difende Bersani in TV.

Ecco questo primo maggio lo ricorderò sia come un giorno triste, non solo per la pioggia, ma per lo stato di  malessere in cui stanno molti cittadini e  la democrazia italiana, ma anche come un giorno nel quale qualche giovane sa prendere il testimone e scrivere “Ai laureati con poca speranza, ai lavoratori in nero, ai precari, ai pensionati che devono mantenere figli e nipoti, a chi in pensione forse non ci arriverà, alle donne che vedono preclusa la maternità se vogliono mantenere il posto, a quelli a cui mancano anni per la pensione, senza stipendio né ammortizzatori sociali (chiamati con un orribile nome, “esodati”), buon Primo Maggio. Di lotta e di speranza”  (*)
Bravo Alessandro !!


(*) Primo Maggio, festa del lavoro | Alessandro Lucia
https://www.welfarenetwork.it/primo-maggio-festa-del-lavoro-alessandro-lucia-20160430/


 

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