Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 16.56

A Cremona le Acli hanno tenuto il 19 aprile l' incontro FUORI DALLA CRISI?

All' Incontro FUORI DALLA CRISI? LE RISPOSTE E LE BUONE PRATICHE DELL’ECONOMIA CIVILE è intervenuto il dott. Paolo Petracca presidente Acli Milano Monza e Brianza e portavoce Forum Terzo Settore milanese . Perché il prof. Zamagni dice che “l’economia civile è la sfida per il futuro?”

| Scritto da Redazione
A Cremona le Acli hanno tenuto il 19 aprile l' incontro  FUORI DALLA CRISI? A Cremona le Acli hanno tenuto il 19 aprile l' incontro  FUORI DALLA CRISI?

A Cremona le Acli hanno tenuto il 19 aprile l' incontro  “FUORI DALLA CRISI?

All' Incontro FUORI DALLA CRISI? LE RISPOSTE E LE BUONE PRATICHE DELL’ECONOMIA CIVILE è intervenuto il dott. Paolo Petracca presidente Acli Milano Monza e Brianza e portavoce Forum Terzo Settore milanese . Perché il prof. Zamagni dice che “l’economia civile è la sfida per il futuro?”

Perché è la leva di un cambiamento profondo per uscire dalla crisi creando valore e lavoro. Lo dimostrano le esperienze e le buone pratiche messe in atto da cittadini, amministrazioni e imprese che generano valore economico, sociale, ambientale sia per le aziende che i territori. Sono iniziative di rigenerazione urbana, di economia circolare, di nuovo lavoro giovanile, di modelli di welfare partecipativo e di contrasto alla povertà e alla disoccupazione. Promuovono 

un modello di sviluppo sostenibile, in linea col principio dell’ ”ecologia integrale” della enciclica Laudato Si in quanto mettono al centro non il profitto ma le relazioni, il bene comune e la partecipazione comunitaria.

Il grosso sforzo dell’economia civile delle Acli, oggi, è però ancora indirizzato a costruire dentro i territori un welfare partecipato e inclusivo, un welfare che per le Acli dovrebbe addirittura diventare una infrastruttura per lo sviluppo e non una zavorra da cui liberarsi. Se non si realizzano serie politiche di welfare, l’economia civile non può funzionare, così pure se non vengono messe in atto macropolitiche di ridistribuzione della ricchezza. Le disuguaglianze crescenti, dovute all’accentrarsi della ricchezza nelle mani di pochi, sono una causa che fa crescere la povertà, genera scarti umani e scatena la guerra tra i poveri locali e quelli arrivati da fuori. Alla globalizzazione della disuguaglianza bisogna rispondere con macro politiche di giustizia redistributiva. L’economia civile può svolgere solo un ruolo complementare alle politiche di welfare e a quelle redistributive.

Il prof. Zamagni sostiene che “per rafforzare l’economia civile  è fondamentale operare su tre livelli: quello culturale con corsi di formazione, quello della finanza e  quello di arrivare alla costituzionalizzazione dell’economia civile inserendola nella legge fondamentale dello stato. Fino ad ora ci siamo retti su questo modello dicotomico stato-mercato, pubblico-privato, ma non c’è solo il pubblico-privato c’è anche il civile. Ecco allora costituzionalizzarlo, cioè di farlo inserire nella legge fondamentale dello stato è un traguardo che mi auguro la politica possa raggiungere nel più breve tempo possibile.”

 

 

 

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