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A Cremona Presentazione del libro Canapa di Raffaele Abbate

Venerdì 28 novembre 2014 ore 17 c/o Spazio Comune Cremona

| Scritto da Redazione
A Cremona Presentazione del libro Canapa di Raffaele Abbate

Introduce Vincenzo Montuori, conclude l’autore, presenta Elvira Ariano

Presentazione libro ‘Canapa’: Come fa la grande Storia a cambiare le piccole storie, a trasformare luoghi e paesaggi, a decretare  la fine immediata di mondi  antichissimi, della loro economia, della loro cultura? La canapa è stata utilizzata per millenni. Per millenni i nostri antenati si sono vestiti, nutriti, scaldati, hanno scritto su carta di canapa, si sono curati grazie a questa pianta. Fino alla metà del secolo scorso, l'Italia era il secondo produttore mondiale di canapa, dietro solamente all’Unione Sovietica. La canapa italiana, di altissima qualità, veniva lavorata ed esportata in tutto il mondo. Da essa si ricavavano tessuti per vestiario e telerie per la casa, i suoi semi davano un ottimo olio combustibile e in campo farmaceutico le sue applicazioni erano vastissime, dalla cura dell’asma all’utilizzo come antidolorifico. Erano di canapa italiana le corde e le vele delle imbarcazioni che solcavano mari e oceani. Poi, tutto di colpo cambiò. Si erano costituiti grossi interessi contrapposti alla canapa. Con il petrolio si era cominciato a produrre materiali plastici e vernici.  La carta di giornale era fabbricata a partire dal legno degli alberi con un processo che richiedeva grandi quantità di solventi chimici, forniti dalla industria chimica. La scomoda canapa sativa fu accomunata alla canapa indiana e messa al bando insieme ad essa.Il proibizionismo della cannabis ebbe inizio negli Stati Uniti nel 1937, con l'emanazione del Marijuana Tax Act, a firma del presidente Franklin Delano Roosevelt. Da allora in poi l’industria chimica del petrolio e quella della carta fabbricata col legno degli alberi hanno provocato infinite distruzioni negli ecosistemi mondiali. In Italia, quando nel 1975 fu inasprito il divieto della coltivazione della canapa indiana, furono emanate normative severissime per la canapa tessile, e il settore, già piegato dalla concorrenza delle fibre sintetiche fu del tutto abbandonato. L'abbandono dell'industria canapiera comportò il crollo economico e la trasformazione di interi territori. A Frattamaggiore, un tempo centro industriale fiorentissimo, ormai trasformato e omologato alla conurbazione napoletana, è ambientato Canapa di Raffaele Abbate. Il romanzo racconta il mondo della canapa e le storia di una famiglia di canapieri di Frattamaggiore dall’inizio del secolo, attraverso il fascismo, fino al secondo dopoguerra.

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BIOGRAFIA di Raffaele Abbate L’autore nasce nella prima metà del secolo scorso in una piangente cittadina di provincia(Benevento). Riceve una educazione libera (non giocare a pallone che sudi, non ti toccare che diventi cieco, non guardare quelle signore sul ciglio della strada che prendi le malattie) e compie brillantemente gli studi superiori in Liceo Classico della provincia di Napoli al cui confronto l'orfanotrofio di Davide Copperfield è un asilo Montessori. Frequenta l'università di Napoli a metà degli anni ‘60 e viene vagamente sfiorato dal ‘68. Si laurea e entra nella pubblica amministrazione. Malgrado “la capa fresca” ha fatto una brillante carriera all’INPS dove ignoravano ovviamente quest'aspetto della sua personalità (navigatore di internet, chattarolo, blogger, grafomane). Dal mese di maggio del 2003 è tornato libero e si è dedicato alla scrittura. Nel 2004 ha pubblicato con Marotta una raccolta di racconti noir dal titolo I FETENTI. Nel 2007 è uscito il suo primo romanzo dal titolo LA TANA DEL SALMONE per l'editore Azimut. E' uscito con l'editore LA MELAGRANA un nuovo romanzo dal titolo CANAPA, una saga su una famiglia di Canapieri dagli inizi del '900 sino ai giorni nostri.

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