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Accadde in Italia il 20 agosto 1951

| Scritto da Redazione
Accadde in Italia il 20 agosto 1951

Mostra del Cinema di Venezia. In concorso Wilder, Cukor, Renoir, Bresson...
• Prime proiezioni alla 12ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Tra i film in concorso il giapponese Rashomon di Akira Kurosawa (poi miglior film), L’asso nella manica di Billy Wilder, Nata ieri di George Cukor, Un tram chiamato desiderio di Elia Kazan, Teresa di Fred Zinnemann, Il fiume di Jean Renoir, La 14ª ora di Henry Hathaway. La rivelazione è Robert Bresson con Il diario di un curato di campagna.

“Un tram chiamato desiderioâ€, il cinema nel teatro

• A proposito di Un tram chiamato desiderio: «Elia Kazan ha una forza, una delicatezza, una decisione, un pudore e una tale autorità da riuscire a creare, quasi evocandolo, un ambiente nello stesso tempo sordido e fantastico. (…) La cosa più curiosa è che Kazan arriva a questi risultati senza bisogno di mettere la pièce di Tennessee Williams a soqquadro. La sceneggiatura segue la commedia passa passo; il testo è lo stesso; identica la divisione delle scene. Il cinema stavolta è entrato nel teatro». [Gian Gaspare Napolitano, Europeo 1951/37].

Orson Welles scontento ha ritirato il suo “Otelloâ€

• Tra gli ospiti al Lido Orson Welles che ha ritirato all’ultimo momento il suo Otello dal programma del Festival: «Vi lavora da tre anni a questo film che considera il risultato di vent’anni di preparazione. Il vecchio ragazzo prodigio è scuro in volto: non è contento, ha girato intere scene molte volte. Neanche la versione italiana, la sola pronta e per caso, ma stampata in gran fretta, lo soddisfa interamente». [Gian Gaspare Napolitano, Europeo 1951/37] «Forse in segno di protesta divina, è scoppiato un gran temporale, il cartellone pubblicitario di Otello è volato dal Lungomare sul Palazzo del Cinema, poi è ricaduto ferendo ben quattro persone». [Oriana Fallaci, Europeo 1962/37]

Winston Churchill al Lido

• Al Lido c’è anche Winston Churchill. Passa tutte le giornate in albergo. Va al cinema una sola volta a vedere No resting place di Paul Rotha. Davanti al microfono postogli dall’annunciatore Rai si schermisce, sollecitato esplode in un «Viva l’Italia».

 

Fonte:

http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerGiorno.php?year=1951&month=08&day=20

2013-08-20

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