Giovedì, 10 luglio 2025 - ore 08.45

AGRICOLTORI, CUSTODI DELL’ORO BLU

Campagna Amica sostiene e supporta l’agricoltura locale e sostenibile che ha tra i suoi valori la salvaguardia delle risorse naturali, prime tra tutte quella idrica

| Scritto da Redazione
AGRICOLTORI, CUSTODI DELL’ORO BLU

Il 22 marzo di ogni anno si festeggia l’acqua, elemento vitale per la sopravvivenza di ogni essere vivente. La Giornata Mondiale dell’Acqua è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, risultato della conferenza di Rio su ambiente e sviluppo. La crisi idrica è diventata una preoccupazione moderna che ogni stato e ogni cittadino ha l’obbligo di affrontare. Più del 70% della superficie terreste è ricoperta d’acqua. Di fronte a questo dato può non essere immediato comprendere l’urgenza posta dall’insicurezza idrica, ma la questione diventa presto chiara se si analizza meglio questo numero: secondo l’USGS (United States Geological Survey), solamente il 2,5 % di quest’acqua è dolce (la maggior parte della quale è inaccessibile in quanto conservata nei ghiacciai e nelle calotte polari). Il restante 1,2% di quel 2,5 % dovrebbe essere invece condivisa da una popolazione mondiale di sette miliardi di persone, in costante crescita[1].

Oggigiorno, i cambiamenti climatici rendono incerta la disponibilità e la distribuzione geografica delle risorse idriche. Tutto ciò mette in pericolo le nostre economie, società ed ecosistemi. Secondo uno studio della United Nations University i costi del cambiamento climatico raggiungeranno circa 1,67 trilioni di euro nel 2030[2]. In tal senso investimenti, infrastrutture e una gestione mirata di tale risorsa sono necessari per potersi adeguare ai cambi della natura e continuare ad avere uno sviluppo sostenibile. La sicurezza idrica non può essere a qualunque prezzo. Deve necessariamente essere sostenibile e rispondere in modo simultaneo alle esigenze sociali, economiche e ambientali. Ma più di tutto, la sicurezza idrica deve essere pensata in maniera tale che l’acqua ritorni nella natura e non venga sprecata, preservando così la biodiversità e la disponibilità di risorse e salvaguardando gli ecosistemi attraverso un’azione circolare. Infatti, oltre l’80% degli sprechi d’acqua a livello globale viene scaricata nell’ambiente senza alcun trattamento[3], nonostante la sanificazione dovrebbe essere al primo posto tra le nostre preoccupazioni. Secondo il rapporto Ocse, Water risk hotspots for agriculture[4], stress idrici legati a siccità, alluvioni, aumento del livello del mare, deterioramento della qualità dell’acqua e intensificazione della competizione per le risorse minacciano la produzione agricola in molte parti del mondo, determinando effetti catastrofici sulla produzione locale, la sicurezza alimentare e lo sviluppo socio-economico delle comunità. Secondo la Fao, attualmente, la scarsità idrica colpisce oltre il 40 % della popolazione mondiale, percentuale che potrebbe arrivare al 66% entro il 2050. Ciò è dovuto in gran parte proprio al consumo eccessivo di acqua nel settore agro-alimentare. Al contempo è questo stesso settore a risentire in modo significativo della mancanza d’acqua; ed è proprio l’agricoltura che ha la facoltà di contribuire, in modo significativo, all’aumento o alla diminuzione dello stress idrico nei singoli territori, determinando a propria volta un deterioramento – o meno – delle risorse naturali in questione. Quindi, gli agricoltori in primis, e chiunque operi nel settore agro alimentare, hanno un ruolo di fondamentale importanza nel contrastare l’insicurezza idrica e prevenire la futura assenza d’acqua. L’acqua è vitale per l’agricoltura ed è necessario che ogni agricoltore ne diventi custode attraverso un uso sostenibile, efficace ed efficiente.

Fondazione Campagna Amica cerca di sostenere e supportare l’agricoltura locale e sostenibile che abbia tra i suoi pilastri valoriali la salvaguardia delle risorse naturali, prime tra tutte quella idrica. Grazie alla sua rete di mercati locali di vendita diretta è possibile acquistare prodotti alimentari coltivati nel rispetto della natura e della sua biodiversità, contribuendo in questo modo a proteggere le risorse naturali e gli ecosistemi e contrastando in modo significativo il crescente stress idrico. È dunque dovere di ogni cittadino non abbandonare l’agricoltore in tale lotta, ma sostenerlo attraverso l’acquisto dei suoi prodotti.

[1] https://water.usgs.gov/edu/earthwherewater.html

[2] http://www.worldwatercouncil.org/sites/default/files/2018-12/WWC-Strategy_2019-21_WEB.pdf

[3] Ibidem

[4] https://read.oecd-ilibrary.org/agriculture-and-food/water-risk-hotspots-for-agriculture_9789264279551-en#page1

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