Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 09.05

Il governo ha preso la fiducia: ma ora la sinistra deve muoversi

| Scritto da Redazione
Il governo ha preso la fiducia: ma ora la sinistra deve muoversi


Oggi ho assistito alla diretta della farsa sulla fiducia sul sito de La Stampa. Ebbene, il sito alle 12.26 riportava in una sorta di “tweet”, cioè messaggi brevi in diretta dalla Camera, le parole di “un anonimo di sinistra”: non sottovalutate il genio mediatico di Pannella.

Ecco, una ventina di minuti dopo questo presunta genialità strategica ha salvato le sorti del peggior governo degli ultimi 150 anni. Perché è sì vero che i cinque radicali hanno votato contro la fiducia, ma è altrettanto evidente che è stata una mossa alquanto infelice, per non dire “da str…” come è stata definita da Rosi Bindi: questi cinque, che meriterebbero di essere chiamati I Nuovi Responsabili (se non peggio, Bindi docet) hanno infatti garantito la certezza assoluta del numero legale, grazie alla quale il governo ha ottenuto, forte di una solida schiera di lacchè nella parte destra dell’emiciclo, la fiducia necessaria per arrancare ancora un po’ e continuare a farci vergognare dei concittadini che hanno votato questo scempio.

Ora, dopo questa fiducia raggiunta al pelo, il governo può ancora dirsi forte di una maggioranza?

Io personalmente credo di no, e credo che questa sia solo una strategia per “prendere tempo”. Prendere tempo in modo da poter approvare,fra poche settimane, quell’oscenità che si ostinano a chiamare riforma della giustizia e che garantirebbe, ennesimo tentativo, l’impunità al plurindagato che siede alla presidenza del consiglio dei ministri.

Ho paura che nei primi mesi dell’anno venturo, dopo aver approvato questa leggina (ad personam? Quando mai!), si assisterà a una crisi “soft” del governo e ad elezioni in primavera.  Ricordiamo: con la legge elettorale attuale!

Quindi cosa resta da fare alla sinistra se non muoversi, darsi punti programmatici e organizzare le primarie il più presto possibile. Ma primarie vere, trasparenti, aperte anche alle liste della società civile. Perché la sinistra ha un estremo bisogno di ricucire i legami con la gente, e di dimostrare che rifiuta le logiche della casta. Dobbiamo entrare in una fase nuova, una terza repubblica che si lasci indietro gli intrallazzi dell’oligarchia parlamentare e ritrovi il dialogo diretto con i cittadini. Yes, we can.

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