VITTIME RACKET, ALFANO (IDV): “DE CANDIA SI LASCERA’ MORIRE”
PALERMO - 16 GIU - “Ho appena ricevuto una lettera, che non avrei mai voluto leggere, da Francesca De Candia, l’imprenditrice che nel 1996 venne stuprata dopo aver denunciato il racket da usura. Mi ha annunciato che smetterà di prendere i farmaci salvavita e si lascerà lentamente morire perchè le istituzioni, che tanto l’avevano sostenuta e innalzata agli onori della cronaca, ora l’hanno abbandonata”.
Con queste parole Sonia Alfano, parlamentare europeo e presidente dell’associazione nazionale Familiari Vittime di Mafia, annuncia la decisione della De Candia a seguito dell’abbandono subito addirittura dalla Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane nella quale era anche nel direttivo nazionale.
“All’aggravarsi delle sue condizioni fisiche non c’è stato nessun adeguamento del danno biologico perchè una circolare commissariale ha stabilito che non ne hanno diritto le vittime di usura ‘semplice’ ma solo quelle che hanno subito lesioni riconducibili al crimine organizzato. Le parole che mi ha scritto sono agghiaccianti: ‘Con fierezza compirò questo gesto, e se anche mi portasse a non esserci più sarebbe comunque l'ultimo servigio alle vittime che hanno creduto in me quando dicevo loro ‘denunciate, denunciate, denunciate, le istituzioni sono con noi e avrete giustizia’”.
“Chiedo - conclude la Alfano che si tiene in costante contatto con la De Candia - che il commissario straordinario antiracket, Giancarlo Trevisone, si metta subito in contatto con Franca De Candia e ascolti quel che la signora ha da dire prima che sia davvero troppo tardi”.
Alfano (IDV) De Candia si lascierà morire
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