Sabato, 27 aprile 2024 - ore 13.49

Altreconomia edizioni presenta ‘Biologico etico’, che cosa significa davvero bio

Un'azienda storica del bio italiano, La Terra e il Cielo, compie 35 anni, e racconta attraverso la sua esperienza che cosa significa davvero “biologico”

| Scritto da Redazione
Altreconomia edizioni presenta ‘Biologico etico’, che cosa significa davvero bio

Che cos’è davvero il biologico? Per la legge è un metodo di produzione agricola. Per i consumatori, un prodotto da acquistare. Ma per i contadini che si raccontano attraverso le pagine di Biologico etico, tra i quali alcuni antesignani del biologico in Italia, è molto più di un “bollino” o di un’etichetta: il biologico è stile di vita, modello economico, relazione etica con la terra e le persone. Tutte cose che che non si possono certificare, ma solo raccontare: questo libro lo fa con la storia e le filiere umane della cooperativa marchigiana La Terra e il Cielo.

«L’agricoltura biologica è il grembo di un’economia liberata e posta al servizio dell’umanità», scrive il filosofo Roberto Mancini. Un filo verde unisce infatti l’agricoltura biologica etica ad altre economie a misura d’uomo, alla cura dell’ambiente, alla salute, al rispetto dei diritti dei lavoratori. Un modello che emerge nel racconto dei 35 anni della cooperativa agricola La Terra e il Cielo, di Arcevia (AN), e nelle parole di uno dei suoi fondatori, Bruno Sebastianelli e dei suoi soci, contadini felici: dal primo regolamento di Cos’è biologico (1985) alla proposta di una legge per l’agricoltura contadina, documenti che sono riportati nel libro.

La loro è la storia di una contadinanza che ha ancora una volta ha «scarpe grosse e cervello fino» e di un modello economico «come se le persone contassero davvero»: dai primi anni pionieristici - quando la pasta integrale era “fuorilegge” - ai giorni nostri, in cui il biologico nella sua essenza è minacciato dall’agricoltura industriale e dalla grande distribuzione organizzata, che ne vuole disattivare la carica rivoluzionaria, ovvero l’idea che le persone valgono più delle merci. Il biologico infatti - per parafrasare Luigi Veronelli - è infatti etico quando la «volontà del ben eseguito» supera quella del profitto.

Oltre al contributo di Sebastianelli, del mugnaio Sirinaldo e di altri «contadini felici» (e ostinati), nel libro si parla di economie solidali e del perché il biologico ne sia la più felice espressione (il già citato Mancini), del profondo divario che passa tra «merci» e «beni» (Maurizio Pallante, Movimento per la Decrescita Felice), della cura del suolo agricolo e del territorio interno (Fabio Taffetani, docente e botanico), del rapporto con la pubblica amministrazione (Andrea Bomprezzi, Sindaco di Arcevia). Infine tutti a tavola con le rare ricette contadine, i «mangiari di casa» dell’Archivio Varnelli.

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