Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 13.17

Amnesty INDAGINE DOXA : PER GLI ITALIANI DISCRIMINAZIONI ANCORA DIFFUSE NEL NOSTRO PAESE

Violenza sulle donne, discriminazione di persone LGBTI ed episodi di bullismo sono ancora oggi fenomeni all’ordine del giorno. Proprio per questo Amnesty International presenta l'indagine inedita “Gli Italiani e le discriminazioni”, che indaga il pensiero dei nostri connazionali su questi fenomeni discriminatori in Italia e nel mondo.

| Scritto da Redazione
Amnesty INDAGINE DOXA : PER GLI ITALIANI DISCRIMINAZIONI ANCORA DIFFUSE NEL NOSTRO PAESE

Amnesty INDAGINE DOXA : PER GLI ITALIANI DISCRIMINAZIONI ANCORA DIFFUSE NEL NOSTRO PAESE

Violenza sulle donne, discriminazione di persone LGBTI ed episodi di bullismo sono ancora oggi fenomeni all’ordine del giorno. Proprio per questo Amnesty International presenta l'indagine inedita “Gli Italiani e le discriminazioni”, che indaga il pensiero dei nostri connazionali su questi fenomeni discriminatori in Italia e nel mondo.

 Per sostenere l’attività dell’Organizzazione contro le discriminazioni si può destinare il 5x1000 ad Amnesty International: basta inserire il codice fiscale 03 03 11 10 582 e la propria firma nella dichiarazione dei redditi.

In Italia, ancora oggi, si sente parlare troppo spesso di donne vittime di violenze, di casi di omofobia e di ragazzi perseguitati dal bullismo. Fenomeni distanti tra loro ma che sono legati da un unico filo invisibile che racchiude in sé una delle violazioni dei diritti umani più grave: la discriminazione. Ma cosa ne pensano i nostri connazionali dell'incidenza di questi fenomeni in Italia e nel mondo? Amnesty International per rispondere a questa domanda presenta l’inedita indagine “Gli Italiani e le discriminazioni”, realizzata in collaborazione con Doxa, per fotografare il pensiero dei nostri connazionali su questi fenomeni in Italia e nel mondo. Lo studio, realizzato su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta (18-70 anni), è stato presentato oggi dall’Organizzazione che dà così il via alla campagna di raccolta fondi con il 5x1000.

I dati emersi su queste forme di discriminazione non sono incoraggianti. Infatti, per 6 Italiani su 10 la violenza sulle donne è aumentata in questi ultimi anni e sempre più spesso si sentono notizie in cui si parla di femminicidio. Ma, a pensarla così, sono quasi 7 donne su 10, contro il 50% degli uomini. C’è poi un restante 40% di Italiani per i quali il fenomeno è rimasto invariato, ma che credono che se ne parli di più su media e social media (anche in questo caso, a minimizzare il problema sono gli uomini, risponde così il 47% contro il 30% delle donne). Altro fenomeno in crescita, secondo 7 Italiani su 10, è quello del bullismo. Addirittura, quasi la metà degli intervistati (45%) pensa che si sia verificato un incremento del fenomeno proprio a causa della grande cassa di risonanza fornita dai social media. Inoltre, un ulteriore 26% crede che la crescita sia dovuta al costante clima di incitamento all’odio e alla discriminazione presente sui media. Per 1 Italiano su 4, invece, il bullismo è sempre stato presente e non ci sono differenze sostanziali rispetto al passato, se non un incremento delle denunce. La legge che istituisce le unioni civili per le coppie formate da persone dello stesso sesso, approvata a maggio 2016 dal Parlamento, è considerata come un passo di civiltà per 1 Italiano su 2, che vede un reale cambiamento nei diritti delle persone omosessuali negli ultimi anni. L’86% degli Italiani pensa che le persone omosessuali debbano avere gli stessi diritti degli altri, dato in aumento rispetto al 72% di una ricerca pubblicata nel 2016 Rapporto ILGA (The International Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex Association), sviluppato tra dicembre 2015 e gennaio 2016 e pubblicato a ottobre 2016. Ma per le coppie omosessuali c’è ancora tanto da fare e questo viene confermato da 1 Italiano su 5 per cui, nonostante i progressi fatti, le coppie omosessuali sono ancora vittime di omofobia.

Valutazioni e sensazioni confermate dai preoccupanti dati sulle discriminazioni in Italia. Infatti, nel 2017, dei 355 omicidi commessi, 140 sono femminicidi (Dati del Ministero dell'Interno relativi alla sicurezza in Italia nel 2017). Sebbene il numero degli omicidi commessi nell’ultimo anno sia diminuito dell’11% dal 2016, e del 25% negli ultimi 4 anni, il numero dei femminicidi è rimasto invariato. Ma le donne non sono le uniche a subire discriminazioni. Il 40,3% delle persone LGBTI, infatti, afferma di essere stato discriminato nel corso della vita, il 24% a scuola o in università mentre il 22% sul posto di lavoro (Relazione luglio 2017 della Commissione Parlamentare Jo Cox sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio). In molti casi, discriminazioni e violazioni dei diritti umani avvengono già tra i ragazzi. In Italia, un ragazzo o una ragazza su 2, tra gli 11 e i 17 anni, ha subito episodi di bullismo e circa il 20% ne è vittima assidua, cioè subisce prepotenze più volte al mese (Indagine ISTAT 2015 “Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi”).

Dichiara Chef Rubio, cuoco non convenzionale artefice di significative ricette di solidarietà per persone e situazioni disagiate: dal “Pasto Sospeso” per migranti e indigenti, ai tutorial di ricette in Lingua dei Segni per i sordi, alle lezioni di cucina in carcere per i detenuti – E’ vero che alcuni passi avanti sono stati fatti, ma non basta. Bisogna lottare ogni giorno, combattere le ingiustizie e proteggere chi ne è vittima. Tutti possiamo fare qualcosa per un mondo più giusto e senza discriminazioni. A cominciare da me, dal mio impegno personale da semplice individuo e poi da personaggio pubblico per promuovere e difendere i diritti e le libertà civili: donare il 5x1000 ad Amnesty International è un primo passo che, tra le altre cose, non ci costa niente ma può fare tanto."

Amnesty International si impegna da decenni per combattere qualsiasi forma di discriminazione e violazione dei diritti umani

Tuttavia, la legge non ha affrontato la questione dell’adozione da parte delle coppie dello stesso sess

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