Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 16.47

ANZIANI Bergamo SOSTEGNO A PERSONE E FAMIGLIE NEL PERCORSO DI USCITA DALLA POVERTÀ

Accordo di collaborazione tra Comune di Bergamo, Caritas Diocesana/Fondazione Diakonia Onlus, Parrocchie della città

| Scritto da Redazione
ANZIANI Bergamo SOSTEGNO A PERSONE E FAMIGLIE NEL PERCORSO DI USCITA DALLA POVERTÀ

ANZIANI Bergamo SOSTEGNO A PERSONE E FAMIGLIE NEL PERCORSO DI USCITA DALLA POVERTÀ

Accordo di collaborazione tra Comune di Bergamo, Caritas Diocesana/Fondazione Diakonia Onlus, Parrocchie della città

Nell’ambito delle collaborazioni già in essere da tempo tra Servizi sociali del Comune di Bergamo, Centri di ascolto parrocchiali della città e operatore di territorio di Caritas diocesana/Fondazione Diakonia Onlus, nasce oggi l’accordo, della durata di tre anni, che definisce, in maniera chiara e univoca, le linee di collaborazione tra le istituzioni coinvolte nell’azione di sostegno a persone e famiglie coinvolte nel percorso di uscita dalla situazione di povertà e verso un miglioramento della condizione di vita.

La finalità è quella di creare un sistema di protezione e sicurezza sociale rivolto alle persone e alle famiglie che possa rispondere ai bisogni sociali, prevenire e contrastare gli elementi di esclusione, promuovere il benessere, non solo attraverso interventi di riduzione del disagio e della povertà, ma anche attraverso il coinvolgimento, attivo e diretto, dei destinatari nei loro percorsi di inclusione sociale ed economica.

L’Accordo si attuerà mediante una collaborazione articolata tra gli operatori delle sedi decentrate dei Servizi sociali del Comune di Bergamo, il referente territoriale di Caritas diocesana/Fondazione Diakonia Onlus, i volontari dei Centri Primo Ascolto Caritas e delle altre realtà associative delle Parrocchie coinvolte. L’impegno comune è quello di co-progettare:

- percorsi di scambio di informazioni e documenti con gli orientatori e il coordinatore delle sedi decentrate dei servizi sociali per la condivisione delle iniziative svolte a livello territoriale e rivolte alla cittadinanza

- azioni di sostegno alle persone/famiglie in situazione di difficoltà, mettendo a disposizione anche risorse materiali e/o economiche per la buona riuscita degli obiettivi progettuali erogate in misura differente a seconda delle progettualità condivise

In particolare,

il Comune di Bergamo, attraverso le diverse articolazioni del Servizio sociale comunale (decentramento e Aree d’intervento adulti, minori, anziani, disabili), si impegna a:

 -    collaborare con i referenti territoriali di Caritas Diocesana che coordinano i Centri di Ascolto e Coinvolgimento (CPAC) della città ed i gruppi caritativi parrocchiali per la condivisione delle diverse progettualità relative ai nuclei familiari beneficiari degli interventi

 -    organizzare incontri periodici di coordinamento tra i soggetti aderenti all’Accordo

 -    proporre incontri periodi di aggiornamento e formazione in merito ai dispositivi economici ed alle misure ministeriali, regionali e locali di contrasto alla povertà rivolti agli operatori ed ai volontari delle Parrocchie

 -    convocare incontri di confronto e progettualità tra assistenti sociali afferenti alle Aree (adulti, minori, anziani, disabili) e i referenti dei Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento parrocchiali cittadini, per la condivisione della progettualità sulle singole situazioni in carico

 Caritas Diocesana Bergamasca/Fondazione Diakonia Onlus e le Parrocchie cittadine si impegnano, mediante l’apporto dei Centri di Primo ascolto e Coinvolgimento e le realtà associative delle Parrocchie, a:

 -         svolgere un’azione informativa e di orientamento nei confronti delle persone che accedono ai Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento

 -         informare regolarmente il coordinatore del Servizio Sociale decentrato dei progetti, iniziative, servizi messi a disposizione da Caritas diocesana/Fondazione Diakonia Onlus e dai suoi partner per la popolazione fragile

 -         partecipare regolarmente attraverso un referente del centro di ascolto delle diverse parrocchie, alle riunioni concordate tra i coordinatori dei servizi coinvolti nel presente accordo

 -         raccordarsi con le assistenti sociali afferenti alle Aree (adulti, minori, anziani, disabili) per garantire un accompagnamento progettuale delle persone in situazione di fragilità

 -         impiegare in modo coordinato le diverse competenze di volontari e operatori, promuovendo un approccio alla persona e/o alla famiglia, di carattere globale ed unitario.

  “Da sempre ci siamo posti l’obiettivo, come Amministrazione, di promuovere e sviluppare forme di integrazione e collaborazione tra soggetti del territorio con competenze diversificate che operano perseguendo la medesima finalità di contrastare situazioni di povertà.

 Nel solco di questo percorso, nasce l’accordo con Caritas Diocesana Bergamasca-Fondazione Diakonia e le Parrocchie cittadine, una collaborazione che ci permette di creare una rete territoriale in grado di co-progettare, dialogare, mettere in sinergia le esperienze, le proposte e gli strumenti di cui siamo portatori con l’obiettivo sia di far emergere le situazioni di difficoltà presenti sul territorio, sia di dare risposte concrete e coordinate alle persone e alle famiglie, anche attraverso il loro coinvolgimento attivo nel percorso di riabilitazione dalla condizione di disagio. Un passaggio, quest’ultimo, particolarmente importante nell’intento di rendere consapevole e il più duraturo possibile il percorso di miglioramento delle condizioni di vita intrapreso.” Marcella Messina, Assessora alle Politiche sociali

 “Questo accordo penso sia un traguardo importante per la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private.

 Le parrocchie della città vedono la presenza di 78 volontari operativi in centri di ascolto e gruppi caritativi appartenenti a 22 parrocchie su 31 totali. Oltre a questi ce ne sono un altro centinaio che aiutano nelle varie azioni caritative messe in campo per aiutare le persone più fragili e svantaggiate che quotidianamente vengono incontrate nei centri di ascolto. Il lavoro in coordinamento con i servizi sociali comunali e la Caritas diocesana è diventato sempre più importante per poter creare una rete di promozione dello sviluppo integrale delle persone, perché ritornino ad essere autonome e protagoniste delle loro vite.” Don Angelo Domenghini – Vicario territoriale CET 1 (Comunità Ecclesiale territoriale)

 “Caritas diocesana negli ultimi 4 anni ha lavorato molto sulla relazione con i territori per creare alleanze e collaborazione tra gruppi caritativi delle parrocchie e le istituzioni. Questo accordo ci ha portato a determinare delle prassi di lavoro condiviso verso una gestione sempre più coordinata delle problematiche delle persone e delle famiglie che bussano ai servizi sociali e alle porte delle parrocchie. La Caritas Diocesana affiancando i volontari e le volontarie delle parrocchie vuole dare il proprio contributo nella buona realizzazione di questo lavoro congiunto perché sia efficace nei confronti delle persone e formativo per volontari, volontarie e professionisti del sociale.” Don Roberto Trussardi – Direttore di Caritas Diocesana Bergamasca

 ALCUNI DATI (gennaio – ottobre 2023)

 Servizi Sociali Comune di Bergamo

 Su 1648 accessi agli sportelli dei servizi sociali decentrati, 687 hanno come motivazione principale una problematica economica.

 Di questi 687, 353 sono italiani, 334 sono le persone di origine straniera; 258 sono persone sole, 429 sono nuclei familiari di 2 o più componenti.

 Alla problematica economica, per 216 nuclei si aggiunge anche un problema di tipo abitativo (morosità di affitto, sfratti, alloggio all'asta e situazioni simili).

 I servizi sociali decentrati forniscono informazioni ed orientamento su tutti i contributi disponibili (comunali, di Ambito, Regionali e ministeriali), sui criteri di accesso ai vari bandi e come e quando presentare le domande.

 Per diversi nuclei familiari, oltre a ciò, si rende necessario attivare altri sostegni diretti già in accesso, tra i quali:

 - attivazione del banco alimentare o altri sostegni per spese alimentari

 - segnalazione ai servizi di formazione e lavoro per progetti di reinserimento lavorativo

 - presa in carico dei percettori di reddito di cittadinanza per progetti di inclusione attiva

 - segnalazione ai dormitori cittadini o inserimento in strutture di accoglienza temporanea per adulti in emergenza abitativa

 - attivazione del telesoccorso e/o dei pasti a domicilio per anziani in disagio economico

 18 CPAC - Centri di Primo Ascolto e Coinvolgimento parrocchiali

 356 persone totali incontrate di cui il 73% donne, e 27% uomini. Di quest’ultimi il 32% sono italiani.

 Il 49% delle persone incontrate dai CPAC della città sono donne coniugate o conviventi con figli a carico.

 L'80% proveniente da paesi extra UE (10% dall'Ucraina, 10% dalla Bolivia, il 9% dal Marocco e il 7% dal Senegal). Nell'anno 2023 ci sono state ancora presenze alte di donne ucraine, in continuità con l'anno 2022, per effetto del conflitto che si è prolungato.

 Il 37% delle donne aiutate nei CPAC è disoccupata in cerca di nuova occupazione, ma vi è un 13% che ha entrate da lavoro o da pensione che non riesce a mantenersi.

 Il 31% ha un'età compresa tra i 41 e i 50 anni, il 24% tra i 31 e 40 anni. Il 66% in totale delle donne aiutate non supera i 50 anni.

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