Insomma alla fine l’idea cremasca di abbandonare ‘Cremona’ non è passata. In un vertice in regione Lombardia alla presenza di Maroni è stato assunto l’orientamento che Crema resterà con Cremona e Mantova. Le proposte di nuovo azzonamento delle Aree Vaste andranno il Consiglio Regionale il prossimo 26 luglio ma potranno essere definitivamente approvato dopo il referendum costituzionale dell’autunno.
Questo è l’indirizzo e dal quale il Pirellone non retrocederà.
Tanto rumore per nulla quindi? E tutta la discussione che ha visto dividere il sindaco di Crema con quello di Cremona che code polemiche avrà?
Un gruppo di sindaci cremaschi comunque non demorde ed ha chiesto l’incontro a Maroni.
Uno dei nodi veri è la difficoltà del PD di fare sintesi al suo interno e questa vicenda, appare a chi scrive, davvero un polemica che guarda ad assetti passati da molto tempo.
Del resto tutte le categorie economiche si erano pronunciate con questa soluzione.
La strada è però ancora lunga e le polemiche-purtroppo-non mancheranno. Importante è che Crema e Cremona non si sentano separati in casa e lavorino entrame per un'idea di sviluppo sostenibile che guarda oltre la finetra del cortile.
Red/welcr/gcst