Bergamo. Maltempo, danni per 13 milioni di euro

Ieri sera, l’ennesima “bomba d’acqua” nella zona di Chiuduno, Carobbio degli Angeli, Gorlago, Trescore e Grumello del Monte ha allagato serre e capannoni, distruggendo alcune attrezzature e gran parte dei fiori e della verdura coltivata. Un’azienda ha perso oltre il 50% della produzione. Anche un agriturismo è stato allagato. L’ondata di maltempo che ha interessato la provincia – stima la Coldiretti di Bergamo – ha già provocato danni per quasi 13 milioni di euro.

L’esondazione del Cherio e del Malmera ha distrutto oltre 80000 vasi di fiori, ciclamini, crisantemi e viole, compromettendo la stagione per due aziende florovivaistiche; un allevamento ha perso novemila pulcini, annegati per l’acqua che improvvisamente ha invaso il capannone dove erano allevati. La grandine ha colpito a fasce il territorio e nelle aree interessate ha distrutto serre, ortaggi, mais e vigneti. Un violento nubifragio ha distrutto serre e scoperchiato stalle. La frutta e la verdura sono state rovinate dalle piogge eccessive. Molte aziende hanno perso il raccolto di un intero anno di lavoro mentre i costi sono aumentati per difendere le produzioni dai parassiti favoriti dal clima anomalo. La produzione dei meloni è stata praticamente dimezzata.

L’estate è stata problematica fin dall’inizio – spiega la Coldiretti di Bergamo – i continui temporali hanno impedito in montagna di fare il fieno e le temperature rigide hanno “bloccato” la crescita dell’erba, costringendo gli allevatori a ricorrere all’acquisto di foraggio per l’alimentazione invernale con un aggravio dei costi. Anche le api sono state costrette a restare a terra per il maltempo e a rimetterci è stata la produzione di miele che in alcuni casi subirà una diminuzione fino al 70%.