Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 20.42

BILANCIO ALER 2021: LE NOTE DOLENTI

Dalla relazione del Presidente dell’A.L.E.R. BRESCIA, CREMONA, MANTOVA ALBANO

| Scritto da Redazione
BILANCIO ALER 2021: LE NOTE DOLENTI

• Sono aumentati gli alloggi sfitti: passano da 2.284 nel 2020, a 2.470 nel 2021 (+ 176);

• Per gli alloggi sfitti l’Aler dovrà pagare un’IMU di euro 1.958.377; al danno economico

rappresentato dall’imposta si devono aggiungere i mancati introiti per gli affitti, stimati in

300.000 euro annui;

• L’Aler dovrà pagare al Comune di Brescia 18.617.614 euro per l’omesso versamento delle

imposte relativo agli anni dal 2016 al 2019 - che stata questa la ragione dell’accorpamento

delle tre provincie? Quindi anche gli inquilini del Cremasco e Cremonese pagano per

questa passività?

• Procede la deprecabile vendita degli appartamenti ai privati, sono stati più di 200 nel 2021;

• Nella relazione non si fa cenno, a differenza di quella del 2020, alla collaborazione con la

società Gesi per progetti finanziabili con il superbonus;

• l’Aler Brescia, Cremona, Mantova ha in gestione 32.460 alloggi di proprietà, inoltre

amministra 8.464 appartamenti per conto dei comuni: è un patrimonio sociale ed

economico ingente.

• Riteniamo sia indispensabile una profonda riforma dell’Aler, soprattutto nella cultura

gestionale, ma anche in alcuni posti di responsabilità.

• Chiediamo ai Sindaci, ai Consiglieri Regionali e alle forze politiche delle provincie di

occuparsi seriamente della situazione degli alloggi pubblici e delle famiglie che li abitano.

CREMA: UNA PROPOSTA SBAGLIATA

Non sappiamo quante famiglie aderiranno alla proposta avanzata dall’assessora al welfare

Anastasie Musumary di finanziare fino ad 8.000 euro la ristrutturazione e la messa a norma

dell’appartamento che verrebbe loro assegnato.

Tuttavia pensiamo che questa sia una proposta sbagliata perché il diritto alla casa è sancito dalla

Costituzione della Repubblica ed è compito delle istituzioni rimuovere gli ostacoli al godimento di

questo diritto.

Tanto più in presenza della limitata capacità economica delle famiglie assegnatarie, certificata dai

requisiti richiesti per concorrere al bando che dà accesso all’abitazione pubblica.

Pensiamo che sia ingiusto scaricare questo fardello su famiglie che vedono il loro reddito già

gravato dalla crisi economica e dalla inflazione.

Meglio verificare la possibilità di ricorrere alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni che

consentano di recuperare il patrimonio edilizio e permettano il risparmio energetico a vantaggio

degli occupanti e dell’ambiente.

Il Comune di Padova ha ristrutturato ed efficientato oltre 2.000 alloggi, in collaborazione con l’Ater

(azienda pubblica per l’edilizia residenziale), ottenendo un risparmio sui consumi degli inquilini

del 40% circa.

Il Comune di Casalpusterlengo (LO) facendo ricorso ai fondi del P.N.R.R. ha demolito e ricostruito

due palazzine di alloggi comunali secondo le più moderne tecnologie della sicurezza e del

risparmio energetico.

Ci sono diverse possibilità per intervenire e gli esempi positivi non mancano.

Riteniamo che per affrontare un problema sociale così rilevante le risorse economiche vadano

ricercate e trovate nel bilancio economico del Comune.

Per il Comitato Inquilini case pubbliche Crema

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