• Sono aumentati gli alloggi sfitti: passano da 2.284 nel 2020, a 2.470 nel 2021 (+ 176);
• Per gli alloggi sfitti l’Aler dovrà pagare un’IMU di euro 1.958.377; al danno economico
rappresentato dall’imposta si devono aggiungere i mancati introiti per gli affitti, stimati in
300.000 euro annui;
• L’Aler dovrà pagare al Comune di Brescia 18.617.614 euro per l’omesso versamento delle
imposte relativo agli anni dal 2016 al 2019 - che stata questa la ragione dell’accorpamento
delle tre provincie? Quindi anche gli inquilini del Cremasco e Cremonese pagano per
questa passività?
• Procede la deprecabile vendita degli appartamenti ai privati, sono stati più di 200 nel 2021;
• Nella relazione non si fa cenno, a differenza di quella del 2020, alla collaborazione con la
società Gesi per progetti finanziabili con il superbonus;
• l’Aler Brescia, Cremona, Mantova ha in gestione 32.460 alloggi di proprietà, inoltre
amministra 8.464 appartamenti per conto dei comuni: è un patrimonio sociale ed
economico ingente.
• Riteniamo sia indispensabile una profonda riforma dell’Aler, soprattutto nella cultura
gestionale, ma anche in alcuni posti di responsabilità.
• Chiediamo ai Sindaci, ai Consiglieri Regionali e alle forze politiche delle provincie di
occuparsi seriamente della situazione degli alloggi pubblici e delle famiglie che li abitano.
CREMA: UNA PROPOSTA SBAGLIATA
Non sappiamo quante famiglie aderiranno alla proposta avanzata dall’assessora al welfare
Anastasie Musumary di finanziare fino ad 8.000 euro la ristrutturazione e la messa a norma
dell’appartamento che verrebbe loro assegnato.
Tuttavia pensiamo che questa sia una proposta sbagliata perché il diritto alla casa è sancito dalla
Costituzione della Repubblica ed è compito delle istituzioni rimuovere gli ostacoli al godimento di
questo diritto.
Tanto più in presenza della limitata capacità economica delle famiglie assegnatarie, certificata dai
requisiti richiesti per concorrere al bando che dà accesso all’abitazione pubblica.
Pensiamo che sia ingiusto scaricare questo fardello su famiglie che vedono il loro reddito già
gravato dalla crisi economica e dalla inflazione.
Meglio verificare la possibilità di ricorrere alle agevolazioni fiscali per ristrutturazioni che
consentano di recuperare il patrimonio edilizio e permettano il risparmio energetico a vantaggio
degli occupanti e dell’ambiente.
Il Comune di Padova ha ristrutturato ed efficientato oltre 2.000 alloggi, in collaborazione con l’Ater
(azienda pubblica per l’edilizia residenziale), ottenendo un risparmio sui consumi degli inquilini
del 40% circa.
Il Comune di Casalpusterlengo (LO) facendo ricorso ai fondi del P.N.R.R. ha demolito e ricostruito
due palazzine di alloggi comunali secondo le più moderne tecnologie della sicurezza e del
risparmio energetico.
Ci sono diverse possibilità per intervenire e gli esempi positivi non mancano.
Riteniamo che per affrontare un problema sociale così rilevante le risorse economiche vadano
ricercate e trovate nel bilancio economico del Comune.
Per il Comitato Inquilini case pubbliche Crema
BILANCIO ALER 2021: LE NOTE DOLENTI
Dalla relazione del Presidente dell’A.L.E.R. BRESCIA, CREMONA, MANTOVA ALBANO
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