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Bilancio comune Cremona 2013.E'l'ennesima stangata| Cgil-Cisl-Uil

| Scritto da Redazione
Bilancio comune Cremona 2013.E'l'ennesima stangata| Cgil-Cisl-Uil

Bilancio comune 2013.La volontà di dialogo non colma le distanze| Cgil-Cisl-Uil
OO.SS E GIUNTA DI CREMONA: LA VOLONTA’ DI DIALOGO E CONFRONTO NON PUO’ COLMARE LE DISTANZE DETTATE DA SCELTE POLITICHE
Nella sala Consulta del Comune si è tenuto l’incontro tra le OO.SS.  confederali e della categoria dei pensionati di CGIL CISL  e UIL di Cremona relativamente alla manovra di bilancio del 2013  presentata dalla giunta e alle richieste avanzate dai sindacati con nota del 7 giugno.

Le parti si sono confrontate a lungo, l’incontro si è infatti protratto dalle 11 e 30 alle 16 e 15, sui diversi temi e soprattutto sulla scelta di aumentare le tariffe relative ai servizi educativi e dell’infanzia.

Il sindacato ha ribadito la piena disponibilità ad affrontare in modo costruttivo il problema di “chiudere un bilancio” che sa essere particolarmente difficile stante l’aleatorietà delle norme e i continui e ripetuti tagli dei trasferimenti da parte dello stato centrale. Nello stendere un bilancio si deve  comunque sempre tenere in considerazione quale è lo scopo istituzionale sancito dalla Costituzione per l’ente locale. Le scelte di un Comune devono infatti favorire lo sviluppo integrale della persona , di ogni persona, fornendo supporto e servizi soprattutto a chi è in maggiore difficoltà: una comunità è tale se vive veramente, con piena responsabilità, il valore della solidarietà.

Il sindacato ha inoltre sottolineato come colpire con aumenti tariffari solo quei cittadini che hanno deciso di scommettere sul futuro generando figli non può essere considerata una scelta saggia neppure dal punto di vista economico: i figli sono sempre e comunque un investimento soprattutto nella realtà cremonese dove grave è il problema dell’invecchiamento e della scarsa propensione a generare figli.

E’ per questo motivo che le parti sociali, pur ribadendo ancora una  volta la propria non ostilità alla compartecipazione da parte dei cittadini ai costi dei servizi, hanno richiesto di rivedere e rimodulare gli aumenti previsti.

Infatti è stato evidente ai presenti alla discussione che le scelte intraprese dall’amministrazione sono a carattere esclusivamente politico e non economico. Risulta impensabile che su un bilancio di 98 milioni non si riescano a trovare 340.000 euro per meglio calibrare e redistribuire l’intera manovra.

Infatti  anche eventuali nuove risorse che venissero a liberarsi non sarebbero destinate alla scuola per la prima infanzia.

Appare evidente che la scelta politica che tali servizi debbano essere pagati esclusivamente da coloro che li utilizzano pone fine al principio di sussidiarietà che ha contraddistinto l’orientamento costituzionale del nostro Paese. L’affermazione che non è più pensabile che  75.000 cittadini cremonesi paghino servizi usurfruiti dal 2,5 % della popolazione,  lascia presagire che siamo solo all’inizio di provvedimenti che in futuro possano essere presi da questa amministrazione.

CGIL-CISLe UIL non possono condividere tale principio che pone fine alla solidarietà cosi come la conosciamo.

Le OOSS valuteranno  iniziative opportune  per  ribadire il loro no a questa ennesima “Stangata”

CGIL Confederazione MIMMO PALMIERI

CISL Confederazione MONICA MANFREDINI

UIL Confederazione MARIO PENCI

Spi Cgil  Roberto Carenzi Palmiro Crotti

Uil pensionati Guglielmo Reali

2013-06-22

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