La decisione della Corte Costituzionale di bocciare le norme sugli ampi poteri di ordinanza dei sindaci, dimostra una volta di più che non è così che si combattono povertà, degrado e criminalità.
L'idea del "sindaco sceriffo" non corrisponde a quanto prescritto dalla nostra Costituzione e dal nostro ordinamento, che individua correttamente quali siano i compiti degli amministratori locali e quali invece quelli delle forze dell'ordine.
E' bene anche il Sindaco di una città come Crema, soprattutto dopo questa sentenza che boccia di fatto l'ordinanza antiaccattoni emessa l'anno scorso,affronti i problemi sociali, quelli delle povertà e quelli connessi al degrado ambientale e culturale con strumenti adeguati. Ad esempio operando con seri programmi di prevenzione del disagio sociale, di riqualificazione dei quartieri, di collaborazione con le forze dell'ordine per la repressione delle organizzazioni criminali che prosperano sulla prostituzione, sul caporalato e sul lavoro nero, sull'accattonaggio e sullo sfruttamento dell'immigrazione irregolare.
Non servono i coprifuoco, né le azioni muscolose che hanno caratterizzato in questi anni una politica della sicurezza fatta di chiacchiere e di scarsa concretezza. Viceversa è fondamentale organizzare in modo efficiente l'attività dei vigili di quartiere in un rapporto solidale con la cittadinanza, anziché trasformarli, con multe a pioggia, in esattori delle tasse.
Franco Bordo
Consigliere Comunale di SEL
Crema,08/04/11
