Bordo, ‘La polemica tra Toninelli e Fontana non va da nessuna parte’

Leggo con attenzione della polemica tra l’On. Cinzia Fontana e l’On. Toninelli. Davvero non mi stupisce l’acredine del Deputato grillino che, fedele alla linea del “solo noi possediamo la Verità”, si scaglia contro l’On. Fontana e lo fa su piano che scivola pesantemente sul personale. Dicevo del mio mancato stupore poiché spesso è questo l’atteggiamento dei seguaci di padron Grillo: persone che, virando sempre più a destra, a discapito del loro numero in Parlamento non sono riusciti a fare nulla per questo Paese: né “aprire il Parlamento come una scatola di sardine” scacciando la vecchia classe dirigente e nemmeno essere elemento costruttivo e propositivo come molti, compreso il sottoscritto, auspicavano. Non mi stupisce nemmeno l’aggressività del grillino visto che il suo capo genovese tuonava contro i sindacati sostenendo, all’inizio del 2013, la necessità di chiuderli: chi sta difendendo i lavoratori adesso? Forse il Movimento 5 Stelle, più occupato a firmare con la Lega, o i Sindacati e la Sinistra che, in piazza con i lavoratori, prendono le manganellate?

Per onestà intellettuale, con qualche piccola variazione, mi sento di rivolgere le stesse domande anche alla collega On. Fontana: davvero crede che il Jobs Act, con il suo portato di evidente limitazione dei diritti dei lavoratori e un ulteriore, sensibile aumento di precarietà del posto di lavoro e di peggioramento delle condizioni salariali, possa portare sviluppo e buona occupazione? Io penso proprio di no! Dal Governo italiano abbiamo bisogno di risposte ben diverse per uscire dalla crisi: strategie industriali, investimenti pubblici e privati, sburocratizzazione, lotta all’evasione e alla corruzione, giusto per fare alcuni esempi. Credo che la via d’uscita, l’unica, per questo Paese sia di aiutare veramente la gente onesta che lavora e che sostiene l’Italia, senza esitazioni e anche con il coraggio di scelte dolorose e posizioni nette; non è nel limbo generato da un partito in spasmodica ricerca di consenso, magari grazie al sostegno di poteri forti, e nemmeno nelle schiumose rabbie di chi sta fallendo il proprio compito politico che si trova la strada giusta per il nostro Paese, piuttosto in un progetto politico concreto, fattivo e che parta dai lavoratori e dalla gente.

On. Franco Bordo, Deputato per Sinistra Ecologia Libertà

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