«Esprimo con grande convinzione vicinanza e appoggio all’iniziativa di CGIL di raccolta firme per la proposta di legge sulla Carta dei diritti, con la quale si intende proporre soluzioni concrete ai problemi e alla scarsità di diritti che affliggono le lavoratrici e i lavoratori»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana. «Non si può non prendere atto dei grandi cambiamenti che il mondo del lavoro sta attraversando, soprattutto negli anni Duemila, ed è fondamentale difendere tutte le nuove forme di forza lavoro, anche attraverso proposte di referendum e leggi di iniziativa popolare, come la Carta dei diritti, anche per invertire la rotta dei governi di questi ultimi anni che hanno messo pesantemente sotto attacco le norme di diritto del lavoro», prosegue il parlamentare.
«Non è certo facendo tirare ancora la cinghia a chi è già abituato a tirarla, che si rilanciano lavoro ed economia: diritti, equità e tutela devono essere e sono le parole d’ordine che la nuova forza politica Sinistra Italiana deve darsi, riuscendo al contempo ad ascoltare le istanze di chi, questo “nuovo lavoro”, lo vive sul campo, e stiamo parlando di milioni di lavoratrici e lavoratori», aggiunge Bordo. La forza sindacale invita infatti tutti i cittadini a sostenere con la propria firma la proposta di legge di iniziativa popolare, che propone di estendere i diritti a chi non ne ha e di riscriverli per tutti, e i tre quesiti referendari per la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti e una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti.
«Il nostro gruppo parlamentare condivide i contenuti della proposta di legge e intende impegnarsi in un’agenda di lavoro comune, per esempio attraverso la disponibilità dei Consiglieri Comunali di Sinistra Italiana e di SEL a svolgere il ruolo di autenticatori ai banchetti di raccolta firme, ma anche tramite iniziative di informazione sulla proposta di legge, entrando nello specifico dei contenuti della Carta dei diritti», conclude Franco Bordo.
