Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 03.58

Breve storia di Martignana di Po

Nel lembo meridionale del territorio comunale, tra lunghi filari di pioppi, s'incunea il Po che traccia il confine con l'Emilia

| Scritto da Redazione
Breve storia di Martignana di Po

Martignana di Po è un centro a vocazione rurale e residenziale di poco più di 1300 abitanti, sito nella zona sud-orientale della pianura cremonese e circondata da un'ordinata distesa di campi, da sempre fedeli compagni di lavoro di questa gente.

Nel lembo meridionale del territorio comunale, tra lunghi filari di pioppi, s'incunea il Po che traccia il confine con l'Emilia e che è storicamente legato ai suoi frequentatori da un rapporto di complicità e timore reciproco.

È il fiume a connotare marcatamente la storia di questo paese della Bassa cremonese, un tempo situato nei pressi dell'alveo, poi ritiratosi all'interno, con l'argine maestro a rappresentare un rassicurante baluardo di fronte ai pericoli di alluvione.

TRA PASSATO E PRESENTE

Già in epoca romana Martignana doveva rivestire una qualche importanza visti i numerosi riscontri archeologici che emergono dal suo territorio. Ma la prima notizia "ufficiale" che riguarda il paese risale all'anno 878: il villaggio "Martegnana" è citato in un contratto, che molti storici oggi ritengono non autentico, di permuta di beni stipulato tra Ansperto, arciprete della cattedrale di Cremona, e Rimivaldo, custode della chiesa di S. Giovanni Battista di Casalmaggiore. Al centro, per lungo tempo, delle dispute fra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, Martignana, insieme ai paesi limitrofi di Gussola e S. Giovanni in Croce, è assegnata nel 1484 al condottiero Giampietro Bergamino da parte di Gian Galeazzo Sforza. Nel XVII sec. il borgo casalasco viene affidato al capitano Alfonso Pimentel e quindi a Gian Giacomo Annoni. Il 21 dicembre 1862, raggiunta ormai l'unità d'Italia, il Comune assume la denominazione di "Martignana di Po". L'economia su cui si regge il paese è prevalentemente agricola, anche se non mancano attività artigianali. Sul territorio comunale è presente, inoltre, una grossa industria di laterizi, prodotto caratteristico di questa zona. Inseguendo lo snodarsi dei numerosi percorsi di campagna è facile imbattersi in cascine, anche di considerevoli dimensioni, fra cui spicca la "Ca' Nova", un tempo addirittura frazione. Vi vivevano, allora, oltre un centinaio di persone, perlopiù braccianti che lavoravano la terra situata attorno all'abitato. La distanza dal capoluogo sollecitò i residenti ad erigere in loco un piccolo edificio religioso per le celebrazioni eucaristiche che venne intitolato a S. Giovanni Evangelista.

LA PARROCCHIALE

Percorrendo la via che porta al Po ci si imbatte nella cappella di S. Serafino. Posta ai piedi dell'argine maestro, questa testimonianza sacra identifica la locazione originaria dell'antica chiesa parrocchiale, di cui, peraltro, non resta che un piccolo affresco trecentesco raffigurante la "Madonna col Bambino", ora esposto nella navata laterale dell'attuale chiesa parrocchiale di S. Lucia. Quest'ultimo edificio venne eretto nel 1754 dopo che da secoli, ormai, il paese era arretrato in una zona più interna e sicura per sfuggire alla violenza delle "piene" del fiume. La facciata neoclassica è ornata da quattro lesene ioniche e dalle cornici mistilinee delle finte finestre. L'interno è a croce latina, in stile barocco, con tre cappelle per lato. Il transetto è a ornato alle sue estremità da due altari ed introduce ad un ampio presbiterio con altare e tarsie in marmo. All'interno della chiesa sono conservate tele di particolare valore artistico. Si tratta di opere di Giovanni Trotti, detto il Malosso, e di Andrea Mainardi, detto il Chiaveghino, entrambi allievi di Bernardino Campi (XIV sec.). Accanto al corpo principale del fabbricato svetta l'imponente torre campanaria, alta ben 45 metri.

LA "BASTIA"

Giungendo a Martignana risulta difficile non restare impressionati dalle imponenti forme dell'austero ed antico palazzo della "Bastia". In posizione decentrata rispetto al cuore del paese, questo edificio sembra svolgere il ruolo di sentinella. Ubicata laddove un tempo, forse, sorgeva una fortezza, la "Bastia" è una splendida dimora aristocratica, arredata con mobili di varie epoche, lampadari di Murano e Boemia, dipinti ed arazzi. Il suo nucleo centrale è adibito a residenza privata. L'ingresso è immerso in un parco dalla storia secolare mentre nel lato opposto è celato un incantevole giardino. Lateralmente al complesso si trova un piccolo oratorio privato dedicato alla "Natività della Beata Vergine".

IL FOLCLORE

Ogni anno, nella seconda domenica di Settembre, si svolge a Martignana la tradizionale fiera di S. Serafino, a cui fa da prologo la suggestiva Festa del Grano che ridà vita alla trebbiatura di un tempo con macchine e trattori d'epoca. Un altro appuntamento di rilievo è la festa di S. Lucia (13 dicembre), patrona del paese. Dispensatrice di doni ai bambini, questa festa riempie ogni casa di gioia ed emozioni autentiche. Infine l'appuntamento del 6 gennaio, in oratorio, per il grande falò con cui si saluta il passato e ci si affida alla magnanimità dell'anno nuovo.

I DINTORNI

Martignana è situata in una zona ricca di attrattive artistiche, tradizioni, folclore e contenuti paesaggistici. Un'itinerario ideale, da farsi in bicicletta, potrebbe iniziare da Casalmaggiore (a 4 km), principale centro di questo segmento della provincia cremonese che va sotto il nome di "Casalasco". Con il suo neogotico palazzo municipale, la suggestiva piazza Garibaldi, il teatro Comunale, la Chiesa dell'Ospedale, il Duomo di S. Stefano, il complesso di S. Chiara ed il museo del Bijou (solo per citare i tasselli fondamentali) Casalmaggiore rappresenta una città vitale e culturalmente interessante che negli ultimi decenni ha saputo darsi anche un volto industriale. A circa 6 km dal capoluogo casalasco sorge Sabbioneta, la "Piccola Atene" di Vespasiano Gonzaga. Le mura bastionate, lo splendido Teatro all'Antica, la Chiesa dell'Incoronata, il Palazzo Ducale, la Sinagoga Ebraica, il Palazzo del Giardino, la Galleria degli Antichi, Porta Vittoria e Porta Imperiale fanno di questo centro uno dei gioielli del manierismo italiano, una sorta di "città ideale" particolarmente frequentata dai turisti. Sempre partendo da Casalmaggiore ed oltrepassando il Po si raggiunge (7 km) Colorno, città parmense la cui fortune sono legate ai Farnese che intorno al 1700 vi eressero il maestoso Palazzo Ducale, circondato da un vasto parco sempre aperto al pubblico. A Colorno si può visitare anche l'Aranciaia, settecentesca serra per agrumi, il Museo dell'Ingegno Popolare e della Tecnologia Preindustriale e la chiesa di S. Liborio. Disegnata da Ennemond Petitot nel 1776 come cappella di corte, l'edificio sacro della località emiliana è un tipico esempio del gusto settecentesco. Ma nel territorio che circonda Martignana non vi è borgo o cascinale che non conservi qualcosa di prezioso e non meriti di essere visitato da parte di chi voglia ritrovare il sapore di processi secolari di organizzazione del territorio. Citiamo, ad esempio, la chiesa romanica di S. Maria dell'Argine, a poche centinaia di metri da Casalmaggiore, e l'antica parrocchiale di S. Lorenzo nella frazione di Fossacaprara. Entrambe queste costruzioni sono facilmente raggiungibili percorrendo la panoramica strada sull'argine. Sempre nei dintorni di Casalmaggiore rammentiamo il pregevole Santuario della Madonna della Fontana mentre in direzione Cremona troviamo Scandolara Ravara e la sua vecchia chiesa romanica. Da vedere anche: il Santuario di Caruberto, l'antica chiesa di S. Zavedro e la Villa Medici del Vascello a S. Giovanni in Croce, la seicentesca Villa Mina Della Scala a Casteldidone. Pregna di colori, d'altra parte, è la terra casalasca… "Tempi dolci di fecondo lavoro l'hanno fatta ricca d'opere; tempi forti d'invasioni e rovine l'hanno spazzata con la stessa furia devastatrice dei suoi fiumi; ma sempre l'ha resa fruttifera la fatica e, splendida, l'ingegno dei suoi abitanti".

Tratto dal volume: "Gente di Paese - Martignana di Po / Martiniana Po" diL. Briselli e G. Battisti (1997)- Foto di L. Briselli, Testi di M. Cavalli e G. Moreschi

Fonte: Comune di Martignana Po

2821 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria