La conferma della cancellazione da parte del governo dell'autonomia provinciale è la ciliegina sulla torta di una giornata apertasi all'insegna di una consultazione sul nulla qual è il documento strategico della Regione.
Per Cremona si dice sostanzialmente:
1) che andra' completata la Paullese da Crema a Dovera, senza dire da Dovera a Spino, ponte sull'Adda compreso;
2) che ci sono 80 milioni per la Cremona Mantova, di cui alcuni nel bilancio 2012 e qualche decina nel 2013 ma il prof. Sciume' ci ha detto che con questi volumi di traffico non è possibile realizzare l'opera;
3) che si completa il porto di Valdaro (Mn) mentre è ancora una volta tabù la parola Tencara e viene omessa la questione Canale Navigabile-Po.
I proprietari delle aree di Tencara attendono da decenni di essere convocati mentre un'attività zootecnica da primato, quella di Luigi Donini esistente in quella zona, è stata nel frattempo smobilitata.
Al pari dell'area di Vescovato, destinata alla continuità della discarica di Malagnino non vi è stata la aprioristica contrarietà alla realizzazione dell'opera, ne' da parte dei proprietari delle aree, ne' dal mondo agricolo cremonese, aperto alle ragioni dello sviluppo per la realizzazione di opere necessarie alla crescita sia per la Cremona-Mantova, sia per la regimazione del Po, sia per Tencara, sia per la discarica.
Ma allora cosa manca? Manca la volontà di fare le cose e cresce la constatazione di una presa in giro che coinvolge anche quanti, istituzionalmente ed economicamente, si sono spesi perché il territorio dicesse sì alla crescita ed alle necessarie infrastrutture.
Da ultimo il destino della nostra provincia: Crema con Lodi; il tribunale di Crema con Treviglio; Cremona con Piacenza, in un'altra Regione e il casalasco con Mantova? Mi pare un quadro alquanto confuso che richiede una forte sinergia di tutte le componenti socio-economiche e istituzionali per delineare una proposta credibile e seria per il futuro. Una e non troppe.
Giuseppe Torchio
Lista Civica Provinciale
