Venerdì, 29 marzo 2024 - ore 10.14

Cancellazione Jobs Act, reintroduzione Art. 18.Le convergenze di M5S, Cgil e 'Liberi e Uguali' di Gian Carlo Storti

In questi giorni che precedono l’imminente scioglimento del parlamento ed il voto politico a marzo (così pare) le varie forze politiche , vecchie e nuove, si stanno misurando sui contenuti e sui possibili sbocchi post voto.

| Scritto da Redazione
 Cancellazione Jobs Act, reintroduzione Art. 18.Le convergenze di M5S, Cgil e 'Liberi e Uguali'  di Gian Carlo Storti

Interessante è la convergenza di M5S ed MdP ( ed immagino la nuova lista a sinistra del Pd ‘ Liberi e Uguali’ guidata da Pietro Grasso) con la Cgil  di Susanna Camusso su due temi importanti per il sindacato riformista e di sinistra : l’abolizione del Jobs Act e la reintroduzione  dell’ Articolo 18 cancellato dal Governo Renzi che ha dato inizio alla diaspora  della sinistra del Pd che si è conclusa  con la creazione di una nuova lista proprio domenica 3 dicembre , ovvero il giorno dopo della mobilitazione nazionale della Cgil  sui temi delle pensioni e del welfare.

I giornali di destra ( ho visto di sfuggita alcune testate) parlano di ‘cinghia di trasmissione’ delle Cgil riesumando un antichissimo linguaggio in voga  durante gli anni ’60.

Ora io  sono stato dirigente della Cgil e quindi per alcuni ‘ non affidabile’ nell’esprimere un giudizio.

Ma il problema non è essere ‘cinghia di trasmissione’ . Ma il sindacato, tutti i sindacati anche quindi Cisl e Uil in una democrazia moderna hanno bisogno di alleanze, di sponde ‘politiche’ per non vedersi cancellare i diritti fondamentali dei lavoratori.

La Cgil, in questi anni ha sofferto molto lo schema ‘renziano, del non coinvolgimento dei corpi intermedi. Gentiloni ha provato a metterci una pezza , ma non è andata bene ed il 2 dicembre , la Cgil ha fatto  da sola cinque grandi manifestazioni,  sui temi delle pensioni e del welfare annunciando che   la mobilitazione non è finita e forse si andrà , presto, allo sciopero generale

Ora la Cgil non è più isolata rispetto alle forze politiche ed ha due sponde il M5S e ‘ Liberi e Uguali’.

Che cosa possa significare questo non è dato capirlo oggi. Quello che è certo è che il PD , su questi temi, appare ormai lontano dai problemi dei lavoratori e dei pensionati e che il M5S, per bocca di Di Maio a Casalmaggiore, ‘sposa’ una piattaforma , sui temi del lavoro, di ‘sinistra’. Durerà?

Se son rose a primavera  fioriranno.

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