Interessante è la convergenza di M5S ed MdP ( ed immagino la nuova lista a sinistra del Pd ‘ Liberi e Uguali’ guidata da Pietro Grasso) con la Cgil di Susanna Camusso su due temi importanti per il sindacato riformista e di sinistra : l’abolizione del Jobs Act e la reintroduzione dell’ Articolo 18 cancellato dal Governo Renzi che ha dato inizio alla diaspora della sinistra del Pd che si è conclusa con la creazione di una nuova lista proprio domenica 3 dicembre , ovvero il giorno dopo della mobilitazione nazionale della Cgil sui temi delle pensioni e del welfare.
I giornali di destra ( ho visto di sfuggita alcune testate) parlano di ‘cinghia di trasmissione’ delle Cgil riesumando un antichissimo linguaggio in voga durante gli anni ’60.
Ora io sono stato dirigente della Cgil e quindi per alcuni ‘ non affidabile’ nell’esprimere un giudizio.
Ma il problema non è essere ‘cinghia di trasmissione’ . Ma il sindacato, tutti i sindacati anche quindi Cisl e Uil in una democrazia moderna hanno bisogno di alleanze, di sponde ‘politiche’ per non vedersi cancellare i diritti fondamentali dei lavoratori.
La Cgil, in questi anni ha sofferto molto lo schema ‘renziano, del non coinvolgimento dei corpi intermedi. Gentiloni ha provato a metterci una pezza , ma non è andata bene ed il 2 dicembre , la Cgil ha fatto da sola cinque grandi manifestazioni, sui temi delle pensioni e del welfare annunciando che la mobilitazione non è finita e forse si andrà , presto, allo sciopero generale
Ora la Cgil non è più isolata rispetto alle forze politiche ed ha due sponde il M5S e ‘ Liberi e Uguali’.
Che cosa possa significare questo non è dato capirlo oggi. Quello che è certo è che il PD , su questi temi, appare ormai lontano dai problemi dei lavoratori e dei pensionati e che il M5S, per bocca di Di Maio a Casalmaggiore, ‘sposa’ una piattaforma , sui temi del lavoro, di ‘sinistra’. Durerà?
Se son rose a primavera fioriranno.