Ieri mi sono messo in sciopero della fame a sostegno della legge sullo IUS SOLI di Gian Carlo Storti
Ieri, lunedì 9 ottobre, ho aderito- per un giorno- allo sciopero della fame a sostegno della legge sullo IUS SOLI. Questa iniziativa , promossa da alcuni parlamentari del Pd e rilanciata a Cremona dalla segreteria cittadina e sostenuta ad esempio anche da alcuni esponenti di Articolo 1 come Franco Bordo ha il solo scopo di premere sui gruppi parlamentari affinché la legge sia portata al voto in parlamento.
E’ davvero sconcertante che il parlamento non abbia la capacità di approvare una legge che aiuterebbe a cementificare il legame di questi cittadini del mondo con il paese in cui vivono, vanno a scuola e giocano con i nostri figli e nipoti.
Non è retorica ma è una condizione minima per garantire un futuro a queste democrazie occidentali che ormai sono senza aria e che non vedono e guardano lontano.
Detto questo invito altri a sostenere questa battaglia. Una giornata senza cibarsi non è poi così drammatica. Ho provato fame questo sì che ho attenuato bevendo acqua, qualche caffè e delle tisane.
Immaginate voi che cosa significa soffrire la fame per giorni , per mesi . Deve essere terribile. Credo che questa sia una delle cose più brutte che può capitare ad una persona. Se hai fame e non hai da mangiare pensi di essere finito, un fallito, un senza futuro.
Abbandoniamo un po’ dei nostri egoismi ed ascoltiamo Papa Francesco che ogni giorno ci richiama ad essere accoglienti ‘ aprendo le braccia’.
Aderite quindi allo sciopero della fame per un giorno: non è difficile e vi aiuta a riflettere.