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CGIL DL FASE2 Per famiglia e povertà misure frammentate e parziali

Solo una manciata dei 266 articoli sostiene le famiglie e le persone in situazioni di indigenza. Si tratta di provvedimenti poco efficaci, a cui manca un disegno organico

| Scritto da Redazione
CGIL DL FASE2 Per famiglia e povertà misure frammentate e parziali

CGIL DL FASE2 Per famiglia e povertà misure frammentate e parziali

Solo una manciata dei 266 articoli sostiene le famiglie e le persone in situazioni di indigenza. Si tratta di provvedimenti poco efficaci, a cui manca un disegno organico

Duecentosessantasei articoli contenuti in duecentocinquantadue pagine, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020, n. 34. La maxi manovra da 55 miliardi di euro approvata dal governo Conte. Si va dai contributi a fondo perduto ai bonus e superbonus, dalle detrazioni ai crediti di imposta, fino ai provvedimenti più strettamente di carattere sociale a favore delle famiglie e delle persone in situazione di fragilità.

Famiglie: il congedo o il bonus

Nel provvedimento c’è un’estensione da 15 a 30 giorni del congedo parentale straordinario per uno dei genitori lavoratori dipendenti con figli fino a 12 anni, con indennità al 50 per cento della retribuzione, da fruire entro il 31 luglio, sempre che in famiglia non ci sia un altro genitore non lavoratore. In alternativa, c’è il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting che passa da 600 a 1200 euro, da utilizzare per prestazioni fino al 31 luglio per una baby sitter a domicilio ma anche per pagare centri  estivi ("servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio educativi territoriali centri ricreativi"). Per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, e del comparto sicurezza, difesa e soccorso questo voucher viene aumentato da mille a duemila euro.

Chi ha figli fino a 16 anni, terminato il congedo straordinario, può chiedere un ulteriore congedo non retribuito. L’art. 105 prevede un finanziamento del Fondo nazionale per la famiglia, 150 milioni di euro destinati a sostenere i centri estivi e i servizi socio educativi, tramite il trasferimento agli enti locali. Inoltre, lo smart working diventa un diritto per i lavoratori del settore privato con uno o più figli di età inferiore ai 14 anni, anche “in assenza di accordi individuali”, “a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia un genitore non lavoratore”.

Reddito di emergenza

Da maggio viene introdotto il reddito di emergenza per sostenere le famiglie che hanno un reddito basso. L’agevolazione viene erogata dall’Inps in due tranche, ognuna di 400 euro che deve essere moltiplicata per il parametro corrispondente della scala di equivalenza (fino a 800 euro). Le domande per riceverlo devono essere inviate all’Inps entro la fine di giugno, ma ci sono alcuni requisiti che devono essere rispettati per poterlo ottenere. In particolare, avere un Isee inferiore a 15mila euro, un patrimonio mobiliare inferiore a 10mila euro (più 5mila per ogni membro della famiglia), sono esclusi coloro che beneficiano del bonus 600 euro, della cassa integrazione o del reddito di cittadinanza. Con i suoi 954 milioni di euro di stanziamento, si stima che ne potranno beneficiare poco più di 1 milione di persone.

Un fondo per l’emergenza alimentare

250 milioni di euro per distribuire generi alimentari agli indigenti, una misura non strutturale che affronta il problema delle persone in marginalità estrema. Certamente la misura è positiva, ma il nostro sistema di welfare dovrebbe far sì che non si prevengano situazioni di indigenza. 

Fonte :  https://www.collettiva.it/copertine/welfare/2020/05/21/news/per_famiglia_e_poverta_misure_frammentate_e_parziali-59084/

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