Lunedì, 06 maggio 2024 - ore 12.48

Cielo Padre.| M.Cazzaniga

Lassù. Infinito. Protettore. Avvolgente. Eterno.

| Scritto da Redazione
Cielo Padre.| M.Cazzaniga

Padre ovunque presente. Mai desaparecido.

Da sempre accogli le anime trasportate dai tuoi venti.

Sfrecciato da aerei. Volteggiato da aquiloni. Volato da uccelli.

Scheggiato dai fulmini. Illuminato dalle aurore.

Misterioso. Azzurro. Nitido. Terso. Trasparente. Minaccioso. Aria.

Mi sono fermato. Ti ho guardato nel mio Altrove.

Sei stato limpido. Ancora limpido.

E poi oggi ti sei corrucciato di nuvole nerastre e hai inondato di pioggia le strade avvallate di Posadas.

Padre di desiderio di luna bianca, luce, colori, oscurità. Stella.

E mi guardi, Cielo Padre, mentre ritrovo l'essenza del vivere.

Una bambola in regalo a Carlita, una bimba dell'Hogar Santa Teresita, per essersi distinta nel "giro giro tondo casca il mondo".

Un numero 10 stampato su tela divina bianconera per Gonzalo.

Ridipingiamo la biblioteca e l'attrezziamo.

Assieme a Josè Luis mi vedi in uno stadio e con Rulo cenando l'immangiabile.

Cielo Padre.

Sono alla Escuela Don Bosco dove ritrovo un senso di ordinaria inefficienza.

Organizzeremo il Concorso di disegni e scritti su " Ciò che desidero".

Puliremo il prato. Ricorderemo Gabriele. Arriveranno la prossima settimana venti sedie. Una TV per i carcerati per vedere il Mondiale di calcio e una in sostituzione di quella malconcia all'Hogar Santa Teresita, dove bambine dai sei ai quindici anni ritrovano quella serenità che manca nelle loro famiglie.

Sei immenso, Cielo Padre, e alle volte mi perdo in te, guardandoti.

Qui ti scruto di più, anche se sai che non ti sento mai estraneo.

Il senso del tempo anni orologio segna la mia fronte e il tuo calore.

Bagliori di fiammelle elettriche aldilà del Paranà dalla mia finestra.

E' buio. Scompari nell'oscurità, Cielo Padre, ma ci sei, e segni il cammino di noi uomini illuminandoci con la meraviglia del tuo firmamento.

Domani il chiaro ti squarcerà con l'alba. E il giorno inonderà di visibile quelle case di legno senza pavimento che orrendamente continuano a esistere.

L'idiozia politica non sana il possibile.

Io sarò sempre tuo prigioniero, impotente difronte alla tua grandezza.

Forse mi sentirò inadeguato superbo contraddittorio.

Sicuramente piccolo.

Ma accogli questa mia preghiera.

Proteggimi.

Maurizio Cazzaniga

Posadas, 15 maggio 2014

 

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