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CNA Cremona: “Nasce lo sportello SOS Imprenditori”

| Scritto da Redazione
CNA Cremona: “Nasce lo sportello SOS Imprenditori”

800-174226 è il numero verde messo a disposizione dall’associazione per accedere velocemente allo sportello per le aziende in crisi.
Cremona 21 maggio 2012 – La crisi che stiamo vivendo è complicata e molto seria.  Gli imprenditori si trovano sempre più spesso a dover fronteggiare situazioni  pesanti, con conseguenze ed effetti difficilmente risolvibili se non si interviene in tempo. Per questo CNA di Cremona ha creato questo strumento per dare un sostengo a tutto campo.
“Chi ha un’impresa sa quanto sia difficile andare avanti – afferma Massimiliano Montani, Presidente di CNA Cremona - l’ottusità della burocrazia, la tassazione record e la stretta del credito mettono a rischio la sopravvivenza  delle aziende. Queste difficoltà aggrediscono la vita delle persone determinando incertezza, angoscia, smarrimento. L’obiettivo di “SOS Imprenditori” è di condividere i problemi e cercare una via alternativa”.
Il servizio, che è dedicato agli  imprenditori  e ai loro famigliari, prevede un primo momento di ascolto e valutazione al fine aiutare in modo efficace la persona e, a seconda delle sue problematiche specifiche, accompagnarla ai servizi presenti sul territorio. 
CNA  ha impostato il servizio in un’ottica di rete, avvalendosi di  un gruppo di lavoro sinergico composto da  professionisti interni ed esterni, che si occuperanno in prima battuta di accogliere ed ascoltare le problematiche che tormentano l’imprenditore o i suoi famigliari, e darà il necessario apporto di consulenza, indirizzo e operatività per uscire dalla situazione di “empasse”.
“Il senso di questo sportello – aggiunge Bruno Cavagnoli, Direttore di CNA Cremona – è essere di ascolto e supporto. Sappiamo che uno degli aspetti più problematici è l’accesso al credito e noi non siamo qui solo per dare un supporto da un punto di vista delle garanzie, ma anche per accompagnare gli imprenditori in tutte le questioni ad esso correlate. Concentreremo i nostri sforzi in questo senso, senza enfatizzare le problematiche che non è questo il nostro scopo, ma ci interessa dare la possibilità agli imprenditori di sentirsi meno soli”.
L’obiettivo finale è quello di fornire una chance, una via di uscita, una occasione per provare a ripartire senza lasciarsi abbandonare o essere sopraffatti dalla difficoltà.

SOS Imprenditori: come funziona

CNA Cremona ha attivato il numero verde 800-174226 gratuito a disposizione delle aziende.
Al numero rispondono gli operatori nei seguenti orari:
• dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30; il venerdì dalle ore 9 alle 14.
Quando non sono presenti gli operatori in ufficio è comunque possibile lasciare un messaggio registrato nella segreteria del numero verde.
E’ stato attivato un indirizzo e-mail specifico che sosimprenditori@cnacremona.it

SOS Imprenditori si prefigge di:

•essere punto d’ascolto per sostenere le imprese in difficoltà nel delicato momento di cambiamento che stanno attraversando;
•analizzare la situazione attuale che l’imprenditore si trova a vivere permettendogli poi di pianificare ed attuare strategie operative più adeguate alle circostanze;
•garantire all’imprenditore in difficoltà un facile  accesso all’informazione realizzando un servizio di sostegno gratuito, specifico e professionale;
•facilitare l’ accesso ai servizi presenti sul territorio;
•intervenire con un sostegno alla persona atto a motivare e ridefinire i bisogni e le competenze dell’imprenditore in difficoltà;
•valorizzare l’individuo qualificandolo o riqualificandolo e aumentandone l’autostima e il senso di autoefficacia;
•aumentare e ridefinire la motivazione al lavoro dell’imprenditore;
•fornire sostegno e contenimento emotivo all’imprenditore al fine di elaborare il vissuto di perdita e di cambiamento e mobilitare le risorse personali e/o di contesto del soggetto;


LA SITUAZIONE

L’andamento attuale dell’economia e il repentino e  instabile cambiamento delle contingenze politiche conducono le persone a ridefinirsi e a dover affrontare scelte impegnative anche nelle fasi di vita più mature. E mentre il posto fisso diventa sempre più un’utopia, il passaggio da una condizione lavorativa ad un’altra, la disoccupazione o persino la chiusura della propria azienda, portano di fronte agli occhi di tutti il fantasma dell’ignoto e la conseguente necessità di riprogettazione del sé. E la crisi economica non sembra diminuire, anzi cresce di intensità in una spirale di cui non si vede la fine.

Tutto ciò che le persone avevano raggiunto viene messo in discussione e la perdita di stabilità economica viene ad essere spesso devastante. Se siamo diventati più consapevoli dello sviluppo evolutivo delle persone e dunque siamo più abituati a considerarne i cambiamenti cognitivi, emotivi, comportamentali e sociali, non siamo abbastanza pronti a gestire le transizioni lavorative, l’interruzione di carriera, le condizioni di mobilità e la perdita del proprio  progetto di vita.
L'opinione pubblica tende a concentrarsi quasi esclusivamente sul fenomeno dei dipendenti disoccupati, non considerando invece tutti quegli imprenditori che lottano ogni giorno per non far chiudere la propria azienda. Gli impresari sono investiti di pesanti responsabilità e il proprio fallimento personale è indissolubilmente legato alla perdita di lavoro dei propri dipendenti e di eventuali fornitori.

L'impatto derivante dalla cessazione dell'attività aziendale ha quindi ripercussioni a più livelli: personale, familiare, collettivo e sociale che deve provvedere a costi sempre più ingenti. Il fallimento di un imprenditore non è solo economico, spesso viene vissuto da queste persone come un fallimento personale caratterizzato da sensi di colpa dovuti ad una incapacità a gestire la situazione, perdita di status, senso di impotenza ed oppressione che, in casi estremi, possono sfociare in disturbi del comportamento.   

Queste circostanze possono essere accentuate dalla mancanza di sostegno, flessibilità e tutela da parte di amministrazioni e istituti di credito che aumentano il senso di solitudine, oppressione, impotenza e disperazione degli imprenditori. La frammentazione dell’identità personale, la riduzione del senso di autoefficacia e l’abbassamento del livello di motivazione al lavoro, sono tutti fattori determinanti il benessere della persona oltre che della comunità. 
I numeri sono drammatici: in Italia continua ad aumentare la disoccupazione che ormai ha raggiunto livelli record superando ampiamente i 2 milioni di persone.
Nel 2011 ben 11.615 aziende hanno chiuso i battenti per fallimento, con una media di 35 al giorno. Si tratta di un dato mai toccato in questi ultimi quattro anni di grave crisi economica. Questi dati allarmanti hanno purtroppo delle pesanti conseguenze.

Una ricerca ISTAT conta numeri superiori al milione e mezzo di cittadini italiani descrivendoli come persone che, oramai, neppure provano a cercare lavoro perché disillusi e scoraggiati. Persone che si auto posizionano fuori dal mercato del lavoro perché convinte che trovare un’occupazione sia una missione impossibile. 

E intanto dilagano la rabbia, il senso di sfiducia, lo stato di dolore e disperazione sociale. 
Il delicato periodo che stiamo attraversando ci spinge quindi con maggior determinazione e urgenza verso una linea d’azione comune. Alla luce di tutto questo, occorre intervenire e combattere l’emergenza occupazionale e il disorientamento individuale sempre più dilaganti attraverso la diffusione di una cultura di accompagnamento e sostegno alla persona. Se da un lato le opportunità lavorative diminuiscono, dall’altro diventa necessario operare secondo un’ottica preventiva e globale agendo su quei fattori individuali che, se trascurati, possono portare a conseguenze drammatiche.

 

L'audio integrale è disponibile all'indirizzo www.cnacremona.it/provvisorio/conferenzastampa120521.wav

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