Martedì, 23 aprile 2024 - ore 15.47

COLDIRETTI SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE LE STALLE

PRANDINI: SITUAZIONE PREZZI INSOSTENIBILE, APRIRE SUBITO TAVOLO CONFRONTO

| Scritto da Redazione
COLDIRETTI SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE LE STALLE

PRANDINI: SITUAZIONE PREZZI INSOSTENIBILE, APRIRE SUBITO TAVOLO

CONFRONTO



  "La situazione del prezzo del latte alla stalla è diventata

insostenibile con pressioni al ribasso che non hanno ragione d'essere e

che mettono a rischio tutto il sistema degli allevamenti in un momento

in cui con la pandemia Covid è necessario continuare a garantire le

forniture alimentati alle famiglie italiane". E' quanto afferma il

presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare "siamo

pronti alla mobilitazione per difendere le stalle italiane". Abbiamo

scritto al Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli per

chiedere di aprire subito un tavolo di confronto - spiega Prandini -

per

arrivare a una soluzione condivisa che garantisca una corretta

remunerazione con una equa distribuzione di valore lungo la filiera.



  La situazione di difficoltà riguarda tutto il comparto zootecnico

italiano, dalla carne al latte, con gli allevatori messi sotto

pressione

da prezzi troppo bassi a fronte del rincaro delle materie prime e dei

foraggi, dal mais alla soia, a causa delle tensioni generate dalla

pandemia.



  "E' necessario che nei contratti di fornitura fra le industrie di

trasformazione e gli allevatori siano concordati compensi equi perché a

fronte dei i rincari delle materie prime alla base dell'alimentazione

degli animali è fondamentale assicurare la sostenibilità finanziaria

degli allevamenti sottraendoli al rischio di chiusura a causa di prezzi

sotto i costi di produzione" afferma il presidente della Coldiretti

Ettore Prandini.



  "Una adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori - aggiunge

Prandini - è condizione imprescindibile per mettere al sicuro tutta la

filiera e continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di

qualità che sostengono l'economia, il lavoro e i territori italiani"

afferma Prandini nel sottolineare che "l'allarme globale provocato dal

Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore

strategico

rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e

sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre

intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la

dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento in un momento di grandi

tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro".



  Occorre intervenire urgentemente per salvare la "Fattoria Italia" dove

sono scomparsi 2 milioni tra mucche, maiali, pecore e capre negli

ultimi

dieci anni, secondo l'analisi della Coldiretti. A rischio - denuncia la

Coldiretti - anche la straordinaria biodiversità delle stalle italiane

dove sono minacciate di estinzione ben 130 razze allevate. Gli animali

custoditi negli allevamenti italiani - sottolinea la Coldiretti -

rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto anche

perché a rischio non c'è solo la biodiversità delle preziose razze

italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è

garantita proprio dall'attività di allevamento, con il lavoro

silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli

animali.

"Per questo quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto

di

animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di

persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo

spopolamento e il degrado" conclude il presidente della Coldiretti

Ettore Prandini.

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