PRANDINI: SITUAZIONE PREZZI INSOSTENIBILE, APRIRE SUBITO TAVOLO
CONFRONTO
"La situazione del prezzo del latte alla stalla è diventata
insostenibile con pressioni al ribasso che non hanno ragione d'essere e
che mettono a rischio tutto il sistema degli allevamenti in un momento
in cui con la pandemia Covid è necessario continuare a garantire le
forniture alimentati alle famiglie italiane". E' quanto afferma il
presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare "siamo
pronti alla mobilitazione per difendere le stalle italiane". Abbiamo
scritto al Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli per
chiedere di aprire subito un tavolo di confronto - spiega Prandini -
per
arrivare a una soluzione condivisa che garantisca una corretta
remunerazione con una equa distribuzione di valore lungo la filiera.
La situazione di difficoltà riguarda tutto il comparto zootecnico
italiano, dalla carne al latte, con gli allevatori messi sotto
pressione
da prezzi troppo bassi a fronte del rincaro delle materie prime e dei
foraggi, dal mais alla soia, a causa delle tensioni generate dalla
pandemia.
"E' necessario che nei contratti di fornitura fra le industrie di
trasformazione e gli allevatori siano concordati compensi equi perché a
fronte dei i rincari delle materie prime alla base dell'alimentazione
degli animali è fondamentale assicurare la sostenibilità finanziaria
degli allevamenti sottraendoli al rischio di chiusura a causa di prezzi
sotto i costi di produzione" afferma il presidente della Coldiretti
Ettore Prandini.
"Una adeguata remunerazione del lavoro degli allevatori - aggiunge
Prandini - è condizione imprescindibile per mettere al sicuro tutta la
filiera e continuare a garantire ai consumatori prodotti sicuri e di
qualità che sostengono l'economia, il lavoro e i territori italiani"
afferma Prandini nel sottolineare che "l'allarme globale provocato dal
Covid ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore
strategico
rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e
sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre
intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la
dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento in un momento di grandi
tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro".
Occorre intervenire urgentemente per salvare la "Fattoria Italia" dove
sono scomparsi 2 milioni tra mucche, maiali, pecore e capre negli
ultimi
dieci anni, secondo l'analisi della Coldiretti. A rischio - denuncia la
Coldiretti - anche la straordinaria biodiversità delle stalle italiane
dove sono minacciate di estinzione ben 130 razze allevate. Gli animali
custoditi negli allevamenti italiani - sottolinea la Coldiretti -
rappresentano un tesoro unico al mondo che va tutelato e protetto anche
perché a rischio non c'è solo la biodiversità delle preziose razze
italiane, ma anche il presidio di un territorio dove la manutenzione è
garantita proprio dall'attività di allevamento, con il lavoro
silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli
animali.
"Per questo quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto
di
animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di
persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo
spopolamento e il degrado" conclude il presidente della Coldiretti
Ettore Prandini.
COLDIRETTI SCENDE IN CAMPO PER DIFENDERE LE STALLE
PRANDINI: SITUAZIONE PREZZI INSOSTENIBILE, APRIRE SUBITO TAVOLO CONFRONTO

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