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Congiuntura Q3 2014

Artigianato in fase di difficoltà, ma produzione Manifatturiera in salita

| Scritto da Redazione
Congiuntura Q3 2014

Unioncamere Lombardia svela i dati dell’indagine congiunturale relativa al terzo trimestre 2014, condotta in collaborazione con il sistema camerale lombardo, dati che mostrano pochissimi spiragli di ripresa, anche sul nostro territorio.

Industria Manifatturiera

L'industria manifatturiera locale mostra nel terzo trimestre dell'anno alcuni segnali di ripresa, con la produzione in risalita, a fronte di fatturati e ordinativi che mostrano segnali contrastanti. La variazione tendenziale riferita alla produzione risulta in aumento del 1,86%, valore meno accentuato rispetto allo scorso trimestre (+2,52%) ma pur sempre positivo. In salita  anche la variazione congiunturale. Il 25% del campione dichiara un incremento della produzione superiore al 5%, mentre il 4% afferma di aver registrato una crescita tra lo 0 e il 5%. Per quanto riguarda i settori, quelli particolarmente favoriti sono Meccanica, Minerali non metalliferi e alimentari; calano invece la chimica e la gomma plastica. Il dato lombardo è anch'esso positivo nei valori tendenziali (+1,56%) e congiunturali, seppur in maniera inferiore. Il fatturato interno risulta aumentato del 2,19% in un anno, mentre quello estero cala dell'1,73%. Il trend a livello congiunturale invece è prossimo allo zero, ma riporta segno meno. La quota di fatturato estero sul totale rimane inalterata al 21%. Il fatturato aumenta anche a livello regionale, con valori pari a +0,50% per l'interno e 4,36% per l'estero. Le aziende locali segnalano inoltre una diminuzione degli ordinativi: dallo scorso anno gli “interni” perdono il 3,86%, mentre gli “esteri” salgono (+2,50%). Le variazioni di breve periodo ricalcano gli stessi valori, in modo meno accentuato. I valori regionali sono pari a +1,88% per gli esteri e -0,08% per gli interni. Per quanto concerne l’occupazione, si rileva una crescita del 3,79% nel Lodigiano ed è stabile nel confronto di breve periodo. Il dato lombardo rimane fermo, con lievissime variazioni caratterizzate da segno negativo.

Le prospettive per il trimestre prossimo rimangono all'insegna della negatività, mentre in regione si delineano attese ottimistiche per il mercato estero.

L’artigianato manifatturiero

L'artigianato di trasformazione è in peggioramento. Dopo i timidi segnali positivi dei trimestri precedenti, la terza frazione d'anno registra un aggravarsi della situazione. La produzione tendenziale registra un -0,95%, accompagnato da un dato congiunturale simile. Il dato lombardo invece migliora dello 0,84%.

Il fatturato interno diminuisce (-1,18%) rispetto allo scorso anno, mentre quello estero è pari a -1,91%. I valori congiunturali sono altrettanto negativi, con un'accentuazione maggiore sui dati riferiti all'interno. In regione il fatturato interno diminuisce dell'1,83%, mentre quello estero traina con un +4,03%. Le variazioni congiunturali, più contenute, riportano lo stesso segno dei dati tendenziali.

Per quanto riguarda gli ordinativi, le aziende locali dichiarano una diminuzione dello 0,29% sugli interni e del 2,19% sugli esteri. A livello regionale l'estero si conferma come un'opportunità per gli artigiani (+1,16%).

L’occupazione cala nel breve periodo nel nostro territorio (-0,77%) e in tutta la  Lombardia è stabile (+0,08%). Le aspettative sono negative per quasi tutti gli indicatori, tranne che per il mercato estero.

Il commercio

Perdura la crisi anche nel settore commerciale. Il volume d'affari diminuisce del 2,65% tendenziale, accompagnato da una variazione più marcata nel confronto di breve periodo.  I dati lombardi sono peggiori di quelli locali, con il volume d’affari che si riduce del 3,70% nel confronto annuo ed è dello stesso tenore nel  breve periodo. I prezzi calano dello 0,43%, mentre i saldi riferiti alle scorte di magazzino fanno prevalere un giudizio di eccedenza sia a Lodi che in Lombardia. Per gli ordinativi prevale il giudizio “in diminuzione”, con un saldo pari a -23,91% nel lodigiano e -31,44% in Lombardia. L’occupazione è lievemente in calo: -0,61% in linea con il -0,73 della Lombardia. Le prospettive si mantengono negative per occupazione e ordini, ma positive per il volume d'affari.

I servizi

Anche per i servizi perdura lo stato di crisi. Il volume d’affari cala del 4,07% a Lodi, mentre in Lombardia rimane più contenuta (-0,25%). Le variazioni di breve periodo risultano negative in entrambi i territori.

I dati risultano sfavorevoli per le imprese di piccola dimensione e sono generalizzati in quasi tutti i comparti considerati, con punte in negativo per “Servizi alle persone” e “Commercio all'ingrosso”. I prezzi sono sostanzialmente invariati sia a Lodi (-0,18%) che in Lombardia (+0,16%), così come l’occupazione (+0,12% a Lodi e -0,04% in regione). Le prospettive segnalate dagli operatori sono all’insegna del pessimismo per quanto riguarda il volume di affari, ma sono positive per l'occupazione.

"Complice anche la pausa estiva, i dati congiunturali del terzo trimestre nel Lodigiano hanno evidenziato una battuta d'arresto rispetto a qualche  timido segnale positivo registrato nel primo semestre dell'anno. Particolarmente in difficoltà il settore artigiano, bilanciato se non altro da una leggera crescita della produzione manifatturiera. Per uscire dalla crisi, ritengo indispensabili interventi concreti di sgravio fiscale alle aziende, con un'azione di riduzione del cuneo” ha dichiarato Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.

Fonte: Camera di Commercio Lodi

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