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Conoscere l'inglese può offrire molti benefici, individuali e collettivi

La conoscenza della lingua inglese può offrire notevoli benefici, sotto molti punti di vista, sia dal punto di vista individuale che collettivo.

| Scritto da Redazione
Conoscere l'inglese può offrire molti benefici, individuali e collettivi

L'inglese è tra le lingue più parlate al mondo, ed è considerabile come l'idioma più universalmente valido, nel senso che viene maggiormente usato per comunicare tra le persone provenienti da Paesi differenti.

Leggendo l’interessante documento "EPI- Indice di Conoscenza EF 2019”, si evince come la conoscenza di questa lingua possa offrire benefici interessanti sia a livello individuale che collettivo.

In merito ai benefici individuali, tra le altre cose l'inglese aiuta i cittadini ad essere più consapevoli del mondo in cui vivono: conoscere questa lingua li porta ad interessarsi anche di altre aree del mondo, al di fuori dei propri confini nazionali, e a fare dei confronti rispetto al proprio territorio di provenienza. Inoltre, saper padroneggiare l'inglese può offrire maggiori opportunità di trovare lavoro all'estero, o di avviare un'attività al di fuori dei propri confini nazionali.

Sempre per quanto concerne i benefici individuali, la conoscenza dell'inglese è anche una competenza utile a trovare lavoro entro i propri confini territoriali, specialmente per quanto riguarda le opportunità occupazionali più vantaggiose. Non solo: le competenze in inglese possono essere d'aiuto ad una persona anche per svolgere meglio il lavoro già praticato, anche considerando che questa lingua può permettere di avere accesso ad una serie di nuove idee, conoscenze e contatti che possono rivelarsi molto utili per varie ragioni, a seconda dei casi.

Dal punto di vista dei benefici collettivi, c’è da dire che un Paese in cui la conoscenza di questa lingua è mediamente buona, rende l'intera popolazione più aperta verso l'esterno. E questo può offrire molti vantaggi.

Infatti, i cittadini di una determinata Nazione in cui la conoscenza dell’inglese è mediamente buona, sono anche più disposti a comunicare con gli stranieri, a viaggiare e ad osservare come vanno le cose all’estero, e quindi a fare dei confronti utili a porsi delle domande, che in molti casi possono spingerli a fare delle pressioni per migliorare le cose nel proprio territorio.

Inoltre, come sottolineato nel già citato documento "EPI- Indice di Conoscenza EF 2019”, un Paese con una buona conoscenza dell'inglese in genere è anche più democratico e più equo: le ricerche sono molto chiare a riguardo.

Al contrario, nei Paesi dove l'inglese è poco conosciuto, si guarda poco all’esterno, c’è la tendenza a rivolgersi soprattutto verso l'interno, e ad avere sistemi più rigidi gerarchicamente, società meno eque, e meno democratiche: in questo caso, le persone accettano l'autorità e la sottomissione ai potenti con maggiore facilità.

Sempre per quanto concerne i benefici collettivi, una buona conoscenza dell'inglese può aiutare i Paesi a crescere economicamente. Essendo l'inglese una lingua molto utilizzata, essa consente di dialogare più agevolmente con i partner commerciali stranieri. Tra l'altro, l'inglese è anche la lingua più utilizzata per dialogare allo scopo di fare affari commerciali. Inoltre, va anche considerato che in genere i Paesi che mediamente conoscono bene l'inglese, hanno più possibilità di concludere buoni affari.

C’è anche da considerare che, in passato, i Paesi in via di sviluppo hanno cercato di attenuare il gap con i Paesi più sviluppati attraverso la produzione di merci, mentre oggi non è più possibile farlo come un tempo, e quindi farebbero bene a concentrarsi sul terziario, ossia sul settore dei servizi. Ebbene: i Paesi con una buona conoscenza dell’inglese sono anche quelli che esportano di più i loro servizi all’estero.

E, restando in tema dei benefici collettivi relativi ad una buona conoscenza dell'inglese, va sottolineato anche che questa lingua può offrire vantaggi notevoli anche per quanto riguarda la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica. I team di ricerca scientifica in cui si parla inglese, possono accogliere i migliori talenti più facilmente, da ogni parte del mondo. Inoltre, i team in cui si parla l'inglese sono più propensi a instaurare collaborazioni con i team di ricercatori di altri Paesi per portare avanti determinati progetti. E un crescente numero di ricerche dimostra che le collaborazioni internazionali danno spesso buoni frutti: gruppi eterogenei culturalmente, a differenza dei gruppi omogeni, ottengono risultati migliori, perché sono meno soggetti a pregiudizi cognitivi, e tendono maggiormente ad essere guidati dai fatti più che dalle opinioni.

Nel mondo sono in tanti ad essere consapevoli del fatto che l'inglese sia una lingua utilissima, tanto è vero che negli ultimi anni il livello di conoscenza di questo idioma è aumentato moltissimo, ed è presumibile che aumenterà ancora di più in futuro.

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