Il via libera della Commissione europea all’acquisto della ‘pillola 5 dei giorni dopo’ in farmacia e senza prescrizione medica è una cosa molto importante. Uno scontro di civiltà, dove “vince” quella del rispetto dell’individuo. Le gravidanze indesiderate, purtroppo, in Europa rappresentano il 44%, e quindi ogni innovazione scientifica che può far fronte a questa situazione è utile, pur se auspichiamo che tutte le gravidanze siano desiderate e che funzionino bene informazione e metodi preventivi.
Importante, per il nostro Paese, è che si dovrebbe cancellare l’assurda normativa attuale che non solo prevede la prescrizione medica per questa pillola, ma che il professionista possa prescriverla solo a fronte dell’esibizione di un certificato che attesti la non-gravidanza della donna che la richiede. Usiamo il condizionale “dovrebbe” perché non sarebbe la prima volta che una normativa comunitaria viene stravolta nel momento in cui diventa norma nazionale; ragion per cui facciamo un appello alla vigilanza per tutti coloro che devono mettere in atto questa norma attuativa, perché stiano attenti se dovessero incrociarsi con le “abituali manine” che aggiungono o levano sempre qualcosa, per quanto autorevoli possano essere queste manine.
Dopo questa importante lezione di civiltà scientifica e giuridica da parte della Comunità Europea, sarebbe opportuno che gli educatori, e gli estensori dei loro programmi scolastici, ne facciano tesoro. Tutti hanno interesse che non ci siano aborti (contrari o favorevoli che siano a questa pratica), ma perché questo accada occorre che ci sia informazione: preventiva e d’emergenza. Succederà questo nelle nostre scuole, con l’avvio di programmi di informazione sessuale, generica e specifica? O qualcuno continuerà a illudersi che questi problemi non esistano nel nostro contesto umano e sociale?
Contraccezione, dall’Unione Europea arriva l’ok per la ‘pillola dei 5 giorni dopo’
La pillola potrà essere distribuita senza ricetta. Fondamentale, naturalmente, prevenire con l’informazione. Parla Vincenzo Donvito, Presidente di ADUC
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