Lunedì, 29 aprile 2024 - ore 07.05

Contro guerra in Ucraina, a fianco del suo popolo | Dino Perboni, SG Cisl Asse del Po

Sono migliaia i caduti civili sotto le bombe e i missili di Putin; è stato colpito il cuore stesso dell’Europa

| Scritto da Redazione
Contro guerra in Ucraina, a fianco del suo popolo | Dino Perboni, SG Cisl Asse del Po

Contro la guerra in Ucraina, a fianco del popolo Ucraino | Dino Perboni, SG Cisl Asse del Po               

E’ passato un anno da quando la Russia di Putin ha invaso l’Ucraina, con quella che doveva essere, secondo la definizione del regime autarchico russo, una “Operazione militare speciale”, quella che invece era ed è una guerra di aggressione in piena regola, un conflitto insensato nel cuore dell’Europa che fin dalle battute iniziali ci ha fatto ripiombare negli orrori del secolo scorso, colpendo in primo luogo i civili.

Abbiamo aderito con  profonda convinzione alla manifestazione dello scorso sabato 25 febbraio per sostenere il popolo ucraino impegnato a difendere la propria libertà, e per esprimere la nostra solidarietà e la nostra vicinanza alle tante donne e ai tanti uomini ucraini che vivono qui con noi.

Per la Cisl non può esistere equidistanza davanti all’aggressione imperialista di Putin, che determina migliaia di vittime innocenti e milioni di profughi, tra cui bambini, donne, anziani. La condanna di questa aggressione brutale resta per noi un punto dirimente.

Sono migliaia i caduti civili sotto le bombe e i missili di Putin; è stato colpito il cuore stesso dell’Europa, i suoi valori di libertà e di democrazia messi sotto attacco.

Consapevoli di  quanto sta accadendo, non possiamo voltarci dall’altra parte: ecco perché vogliamo e dobbiamo testimoniare la nostra prossimità al popolo Ucraino e alle vittime di questa infausta guerra, che sta distruggendo la vita e il futuro di tantissime generazioni.

La Cisl fin dall’inizio ha sostenuto le sanzioni contro il regime Russo, e le azioni messe in campo dall’Europa e dal nostro Paese in aiuto ai rifugiati e alla popolazione civile.

E in questo triste anniversario, la Cisl conferma la propria dura condanna al Governo di Putin per questa feroce aggressione armata e rinnova l’ impegno a dare sostegno e continuità alla comunità internazionale, all’Unione Europea e agli Stati attivi nel fornire aiuti umanitari, logistici e militari al popolo ucraino, ad una resistenza legittimata dal diritto internazionale a difesa dell’autodeterminazione e della libertà di un popolo.

L’ONU con la risoluzione di giovedì 23 febbraio 2023 ha posto con forza alla Russia il ritiro “incondizionato e immediato” dall’Ucraina come condizione per il raggiungimento, il prima possibile, di una pace “complessiva, giusta e duratura”.

Chiediamo di nuovo e con forza unità e determinazione da parte di tutta la Comunità internazionale, perché ancora all’ONU alcuni paesi non hanno votato la risoluzione e altri si sono astenuti, come avvenuto nel marzo del 2022.

Molti di questi paesi credono che questa guerra sia una questione che non gli appartiene, ma l’invasione della Russia di Putin contro l’Ucraina è un pericoloso passo indietro della storia: è un attacco non solo all’Ucraina, perché se sta passando il principio che uno Stato, sospinto dall’ingordigia per un metro quadrato di terreno, può invadere ed attaccare un altro Stato, il pericolo è reale e presente per tutta la Comunità Internazionale e non solo per l’Ucraina.

Serve una Conferenza internazionale per mettere fine al conflitto armato e ristabilire la convivenza pacifica e il rispetto tra i popoli.

Si deve fare tutto il possibile per arrivare ad una tregua immediata che parta necessariamente dal cessate il fuoco delle forze russe, dal ritiro delle truppe di Mosca, dalla restituzione del pieno ruolo alle diplomazie per una pace giusta, ridando protagonismo ai negoziati e al diritto internazionale.

Ricordo le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Pensando a loro (agli ucraini invasi), mi sono venute in mente, come alla senatrice Liliana Segre – le parole: ‘Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di "Bella ciao" , che il popolo Ucraino cantò.”

Nella nostra sede di Cremona, così come in tutt’Italia, abbiamo esposto le bandiere della pace e dell’Ucraina per ribadire il ripudio alla guerra e manifestare piena solidarietà a un popolo tragicamente colpito.

Noi siamo per la Pace con il popolo Ucraino, senza se e senza ma.

Dino Perboni, Segretario Generale Cisl Asse del Po                        

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